Ticino, la sfida dell’inverno: «Sì, il clima sta cambiando»

L’intervista L’innevamento artificiale è ormai una necessità anche per la stazione di Airolo, a un’ora e mezzo dal confine. Aspettative e speranze di Simone Beffa, direttore della società Valbianca, cui fa riferimento il comprensorio

Forti di previsioni meteo che inducono all’ottimismo, anche gli impianti sciistici ticinesi si preparano ad una nuova stagione, dopo aver letteralmente combattuto negli ultimi quattro anni contro l’onda lunga della pandemia da un lato (anche se a differenza del nostro Paese, gli impianti nella vicina Confederazione non hanno mai chiuso, pur essendo l’apertura condizionata da forti limitazioni) e contro le bizze del meteo, che ha ridotto al lumicino le nevicate, dall’altro.

A Simone Beffa, direttore di “Valbianca Sa” - società fondata nel 2009 ed a cui fa riferimento il comprensorio di Airolo-Pesciüm - chiediamo a che punto è la rodata macchina organizzativa degli impianti simbolo del confinante Ticino.

A che punto stiamo?

L’apertura quotidiana, neve permettendo, sarà sabato dicembre 9 dicembre. Stiamo lavorando in questa direzione per farci trovare pronti all’appuntamento. Ci sono tutte le premesse perché quella alle porte sia una bella stagione. I primi fiocchi di neve sono già caduti in montagna. Un segnale che riteniamo di buon auspicio. Peraltro finalmente le previsioni indicano neve.

Quanto influisce il “fattore meteo” per la stagione alle porte, dopo gli ultimi due inverni avari di nevicate?

Argomento che avevo già affrontato con il vostro giornale. Il fattore meteo negli ultimi 2 anni ha influito molto. Anche per questo motivo, stiamo lavorando nel potenziamento dell’impianto di innevamento programmato. E’ chiaro che serve adattarsi in tempi celeri a quella che l’ultimo biennio ha insegnato non essere più un’eccezione, vale a dire poca neve e temperature spesso sopra la media invernale.

Qual è il bilancio della scorsa stagione invernale?

Domanda a cui devo rispondere richiamando le grosse difficoltà connesse alla poca neve caduta, che per noi - e non solo per noi quando si parla di impianti sciistici e turismo invernale - è fondamentale. Purtroppo, visto la generale scarsità di innevamento e la negatività mediatica non è stato il miglior anno, ma comunque siamo riusciti ad aprire tutti gli impianti e sciare per 100 giorni. Risultato comunque degno di nota viste le premesse.

Qual è il vostro mercato di riferimento?

Il nostro mercato di riferimento è la Svizzera italiana e quella centrale. Così come un mercato per noi importante è rappresentato da tutta la zona di confine. Già lo scorso anno, avevo rivolto l’invito anche agli sciatori comaschi a venire a trovarci, data anche la vicinanza. E così a tutti gli sciatori della zona di confine che in un’ora massimo un’ora e mezza d’auto possono raggiungere il nostro comprensorio.

Domanda quasi d’obbligo dunque. Quanto sono importanti, alla luce delle sue parole, gli sciatori italiani?

Molto, essendo la nostra stazione a pochi chilometri dal confine. Stazione che peraltro si caratterizza per prezzi ragionevoli per tutti. Un concetto per noi importante, che rimarco grazie alla cassa di risonanza del vostro giornale. Peraltro storicamente registriamo anche una bella affluenza di vostri concittadini comaschi per scelgono il nostro comprensorio. Un trend peraltro in continua crescita, numeri alla mano.

Airolo è sinonimo di sci, ma anche di proposte estive. Uno degli obiettivi è dunque rappresentato dalla stagione lunga?

Il nostro impegno per ampliare l’offerta estiva è stato determinante nell’evoluzione di Airolo come una destinazione di riferimento anche durante i mesi più caldi. La nostra stazione ha concentrato energie e risorse per garantire un’esperienza estiva altrettanto coinvolgente e ricca di opportunità, in grado di attrarre un pubblico sempre più ampio.

L’eccezionale rete di percorsi per mountain bike è stata oggetto di particolare attenzione, con continui miglioramenti volti a offrire tracciati emozionanti e stimolanti per tutti gli appassionati di questo sport. Questo sforzo ha contribuito notevolmente a far crescere l’interesse per la nostra stazione anche durante i mesi estivi.

C’è poi tutto il tema legato alle passeggiate. Altra proposta di rilievo. E’ così?

Le passeggiate panoramiche sono un altro punto di forza della nostra offerta estiva. Offriamo ai visitatori la possibilità di immergersi nella bellezza naturale della Val Leventina, regalando loro viste mozzafiato e esperienze indimenticabili. Nonostante l’inverno rimanga la nostra stagione principale, la crescita costante dell’offerta estiva è una dimostrazione del nostro impegno nel diventare una destinazione a tutto tondo, attrattiva e coinvolgente per i visitatori in ogni periodo dell’anno.

Quanto inciderà il “secondo tubo” (autostradale) del Gottardo sulle dinamiche turistiche?

Difficile dirlo oggi. L’impresso è che l’apertura del “secondo tubo” inciderà poco o nulla sulle dinamiche in essere, siccome - secondo le notizie che abbiamo - non aumenterà la capacità di transito. Per contro, però va rimarcato un altro aspetto e cioè che sicuramente il fondovalle e la zona verranno tutti rivalorizzati. La destinazione Airolo nel suo complesso sarà dunque ancor più attrattiva dal punto di vista turistico.

Infine, un invito agli sciatori comaschi per la stagione alle porte.

Ai nostri amici comaschi, agli sciatori ed a tutti gli appassionati della montagna, rivolgiamo un invito a vivere un’esperienza unica qui ad Airolo-Pesciüm. Oltre alle meravigliose piste da sci che offrono emozioni senza pari, li attendono percorsi per passeggiate invernali immersi in paesaggi mozzafiato. Siamo pronti a offrire loro un’esperienza completa, fatta non solo di eccellenti condizioni di sci, ma anche di servizi di alta qualità e di un’ampia gamma di attività apres-sci per rendere la visita ancor più accattivante.

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