Paziente bloccato in ospedale a Menaggio da un mese: «Non si trova il trasporto per la dialisi»

Il caso La situazione paradossale di un uomo di 79 anni, ricoverato a Menaggio. La figlia: «Dal 22 febbraio potrebbe uscire, ma un problema burocratico ferma tutto»

Martino Anghileri, 79 anni, di Valbrona, è da tre mesi ricoverato in ospedale a Menaggio e vorrebbe tornare a casa. Ma non può, perché ha bisogno della dialisi e non si riesce a organizzare il trasporto da casa sua - a Valbrona, appunto - all’ospedale Sant’Anna di San Fermo.

A denunciare questa vicenda che ha dell’assurdo è la figlia, Marisa, che insieme ai familiari più volte ha chiesto di poter portare a casa il papà. In una occasione sembrava anche che tutto fosse già organizzato, tant’è che erano già stati presi gli accordi per le dimissioni. Ma tutto si era bloccato all’ultimo momento.

Distanza

E ora è daccapo con questa situazione paradossale: «Mio padre è ricoverato all’ospedale di Menaggio dal mese di dicembre. Già una scomodità per noi, dato che dista da casa 55 chilometri - spiega Marisa Anghileri - Comunque, i medici avrebbero già potuto dimetterlo il 22 febbraio, tanto che dallo stesso ospedale ci era stato detto che sarebbe stato possibile riportarlo a casa. Io allora avevo organizzato il trasporto a Valbrona, ma non si era potuto fare. Il medico di Menaggio mi ha infatti informata che il servizio di dialisi del Sant’Anna non riesce a trovare un trasporto per mio padre che deve andare in ospedale tre volte alla settimana. Tra l’altro mi è stato detto dopo che avevo già organizzato il trasporto da Menaggio a Valbrona, tanto che ho dovuto pure pagare oltre trecento euro. Ho chiesto perché nessuno mi abbia informata prima - spiega la figlia - e mi è stato risposto che sarebbe stato il Sant’Anna a dovermi avvisare».

Fatto sta che il problema non è ancora risolto: «Ad oggi non è stata trovata una soluzione per trasportare tre volte alla settimana mio padre da Valbrona a Como per la dialisi - aggiunge - . Io sarei anche disposta ad integrare la spesa, ma mi è stato detto che non esiste questa possibilità. Io tutti i giorni chiedo se ci sono novità ma tutto è fermo da ormai diverso tempo. Intanto papà resta in ospedale a Menaggio».

Una soluzione comoda ci sarebbe anche: «Certo, mio papà potrebbe fare la dialisi a Longone al Segrino ma non essendoci lì un medico, il sistema sanitario ci ha assegnato a Como. Ma noi saremmo disponibili a fare la dialisi a Longone se questo servirà a sbloccare la situazione».

Soluzioni

Insomma, una situazione paradossale. «Papà è via di casa da dicembre e mi sembra logico che voglia tornare a Valbrona. Noi abbiamo e organizzato in casa tutto quello che serve per accoglierlo, ma siamo ancora qui ad aspettare una soluzione per questa storia del trasporto, che è previsto ma non c’è. Da Como - prosegue la figlia - continuano a proporre di ricoverare mio padre in una casa di riposo, ma mi chiedo se sia giusto obbligare papà a finire in una Rsa, in pratica contro la sua volontà, solo per un problema organizzativo. Dopo che era stata anche fissata la data di dimissioni».

Interpellata, Asst Lariana attraverso l’ufficio stampa si limita a dire che «Asst si sta interfacciando con tutti gli attori coinvolti per trovare la soluzione più adeguata e migliore per il paziente».

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