A Villa Balbianello torna il numero chiuso

Tremezzina È l’unico bene italiano amministrato dal Fai ad avere introdotto un limite massimo di visitatori. Obiettivo: evitare l’effetto Venezia e consentire di ammirare in tranquillità la dimora di Lenno. Basta prenotare

Da questa mattina a Villa del Balbianello - ormai da 10 anni bene Fai più visitato d’Italia - riparte il contingentamento degli ingressi a 1200 visitatori al giorno, sul modello di quanto avvenuto lo scorso anno a partire dal 3 agosto. I principi di questa (ri)edizione del contingentamento sono i medesimi dello scorso anno, che il presidente del Fondo Ambiente Italiano Marco Magnifico aveva esplicitato nell’intervista esclusiva rilasciata a “La Provincia” a fine luglio.

La missione

«È proprio la missione culturale del Fai che motiva questa drastica decisione, che la Fondazione prende qui per la prima volta nella sua storia. Contingentare gli ingressi è l’unico modo, infatti, per tutelare Villa del Balbianello da un eccesso di turismo che si riversa sempre più sul lago di Como (così come a Venezia o nei centri storici delle altre città d’arte)».

Le premesse sono di un’altra stagione all’insegna dei grandi numeri, dopo gli oltre 220 mila visitatori registrati lo scorso anno. Ma non solo, perché nel mese di marzo, dopo la riapertura anticipata quest’anno al 23 febbraio per allinearsi agli altri beni Fai, Villa del Balbianello ha totalizzato 11 mila ingressi.

Un biglietto da visita davvero niente male, se sommato poi ai 2500 ingressi sommati nelle sempre attese “Giornate Fai di Primavera”. Al momento la dimora che fu del Conte Guido Monzino è l’unico bene del Fondo Ambiente Italiano ad applicare il contingentamento, anche se in futuro almeno altri due beni potrebbero assumere la medesima decisione.

«L’obiettivo del contingentamento è duplice, tutelare la dimora ed aumentare la godibilità della vista - rimarca Giuliano Francesco Galli, area manager Fai Lombardia Prealpina - Si è molto parlato lo scorso anno del fenomeno dell’overtourism, con cui il nostro lago ha fatto i conti sin dal lungo week end di Pasqua. Il Fai ha voluto dare un segnale forte, contingentando gli ingressi nella seconda parte della stagione e affermando sin dallo scorso agosto che quel modello sarebbe stato replicato nel 2024».

Di chi la decisione adottata: «Da domani (oggi per chi legge, ndr) questo principio tornerà ad essere realtà. Il che significa anche potenziare il personale per garantire che l’ingresso dei visitatori avvenga senza intoppi. Il consiglio è di prenotare in anticipo la visita, utilizzato il sito istituzionale».

Le novità

A inizio marzo, la dimora Fai ha inaugurato peraltro il nuovo infopoint - grazie ad un finanziamento del Gal Lago di Como - che si trova all’imbocco di via Guido Monzino, in corrispondenza del nuovo ingresso pedonale - spostato di circa 200 metri - rispetto a quello che è stato l’ingresso pedonale, ubicato a due passi dal Lido. In base ai calcoli dello scorso anno, la dimora Fai lennese accoglierà così circa 10 mila visitatori in meno su base mensile, che grazie alle prenotazioni si distribuiranno con più omogeneità “decongestionando” il bene nel corso della giornata e della settimana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA