Addio al sindaco Laura Abbate: «Ha messo la sua vita al servizio degli altri»

Cerano Intelvi. In centinaia ai funerali del primo cittadino morta domenica a 57 anni: il dolore dei familiari.Presenti colleghi e i rappresentanti delle associazioni

Cerano Intelvi

Mamma Anna che stringe la fascia tricolore tra le mani fissando il feretro ricoperto di rose bianche della sua Laura accanto a papà Alberto. E’ questa l’immagine simbolo del lungo e commosso saluto che Cerano, Val d’Intelvi nonché un’ampia porzione di lago e valli adiacenti hanno tributato a Laura Abbate, 57 anni, sindaco in carica dal 17 giugno 2024, scomparsa domenica nella sua abitazione di Cerano con accanto i genitori e il marito Dorino.

Troppo piccola la chiesa parrocchiale di San Tomaso per contenere tutti quelli che ieri pomeriggio hanno voluto esserci - a cominciare dalle istituzioni, in testa il prefetto Corrado Conforto Galli e il presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca - per l’ultimo saluto “alla sindaca Abbate ed alla donna Laura”, per utilizzare le commosse parole pronunciate a fine cerimonia dall’ex sindaco Oscar Gandola.

Il feretro, giunto davanti alla parrocchiale di San Tomaso, è stato accompagnato dai genitori, dal marito, dalle sorelle e familiari e così dai sindaci della Val d’Intelvi - e con loro Argegno e Carlazzo - con il presidente della Comunità montana Mario Pozzi e gli altri primi cittadini intelvesi che hanno voluto ricordare Laura Abbate con una corona di rose.

Accanto al feretro il gonfalone del Comune di Cerano d’Intelvi con il vicesindaco Graziano Gobbi, che già dalle ore successive alla scomparsa ha proclamato il lutto cittadino. Presente anche la consigliera regionale Anna Dotti e così i vessilli del Cai di Menaggio (con citazione per l’alpinismo giovanile), dell’Avis di San Fedele d’Intelvi con le note del Corpo Musicale di Cerano d’Intelvi a scandire i momenti salienti della cerimonia funebre e l’adorata cantoria ad accompagnare i momenti salienti della messa. C’erano anche Vigili del fuoco, alpini, Associazione carabinieri e Protezione civile a ricordare Laura Abbate e così anche l’Arma dei carabinieri con il maggiore Davide Leo e il maresciallo Donatella Mauro hanno voluto tributare la vicinanza alla famiglia. Citazione doverosa infine anche per i Confratelli e così per una rappresentanza dell’istituto comprensivo “Magistri Intelvesi”, in primis la dirigente scolastica Maria Patrizia Punelli e di quello della Tremezzina con la dirigente Valeria Cornelio.

Commosse le parole pronunciate durante un’omelia davvero intensa da don Giuseppe Zoccola (al suo fianco don Gianluigi Bollini). «Non abbiate paura - ha esordito il parroco giunto in Val d’Intelvi nell’ottobre scorso, citando direttamente Giovanni Paolo II -. A volte sembrerebbe che il silenzio sia la via più comoda per non affrontare le domande che si hanno nel cuore. Non c’è parola umana che può consolare e non c’è dolore più grande che seppellire un figlio. Non abbiate paura significa spalancare le porte di fronte a Cristo. In questo senso si apre la luce di un incontro che Laura ha vissuto ed ha approfondito con il Signore tramite anche l’amore di Maria. E proprio sotto gli occhi di Maria ha prestato servizio per dieci anni come dama a Lourdes. Servizio che oggi ricordiamo, guardando anche a Gesù ed a come Gesù ha vissuto la sua croce».

Il parroco ha anche ricordato «la sincera lealtà che Laura Abbate ha dimostrato sin dai primi giorni in cui sono arrivato in Val d’Intelvi».

«Ora cura la tua amata Veglio (nel piccolo cimitero di Veglio Laura Abbate riposa da ieri pomeriggio) - la chiosa di don Giuseppe Zoccola - Ti ringraziamo per aver messo la tua vita al servizio degli altri».

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