Albiolo e Moltrasio
piangono “don Meo”

Scomparso a 86 anni all’ospedale di Varese a causa del virus: per 27 anni era stato parroco sul lago. Tornato in paese dopo la pensione, aiutava don Alberto

Era nato il 9 novembre del 1934 in una storica e brava famiglia albiolese. E’ morto ieri, 18 novembre 2020, all’ospedale di Varese, l’ultima preghiera per il suo paese, le sue parrocchie, le sue genti alle quali ha dedicato la vita e 61 anni da prete. Lo chiamavano Don Meo, don Bartolomeo Franzi, anche lui si è arreso al Covid. In pensione, era tornato nel suo paese natale per continuare a servire, come aveva fatto a Bregnano, all’ospedale civile di Bormio, a Nesso e a Moltrasio.

Don Meo era diventato collaboratore parrocchiale “mite ed umile di cuore” anche con altre parrocchie, dove si recava a dire Messa, ma soprattutto era fratello per ogni creatura umana, con le sue parole di conforto e di misericordia. Mai persa la visita ad un malato, mai risparmiata una carezza, mai rinviata una consolazione. «Mi ero accorto che non stava bene – racconta don Alberto – Vai a casa, gli ho quasi intimato. E lui: ma ho l’ora di Adorazione con le donne, non posso andare a casa. Stavo quasi per litigare con lui, ero preoccupato per la salute. Ma per don Meo, innanzitutto la preghiera: era quella la sua forza».

L’amministrazione comunale in occasione dei 60 anni di sacerdozio, lo nominò cittadino benemerito e fu una grande festa, con il Corpo musicale di Moltrasio, rappresentanze delle parrocchie, il vescovo Oscar Cantoni, una folla di amici. Lo stesso riconoscimento che aveva ottenuto, con le chiavi del paese, a Moltrasio nel 2013.

L’articolo completo su La Provincia di giovedì 19 novembre

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