Ancora tuffi proibiti all’Orrido di Nesso: «Ora basta»

Il caso Alcune persone si lanciano dal Ponte della Civera, ma è vietato per questioni di sicurezza. Il sindaco annuncia controlli

Nesso

Ancora tuffi proibiti all’Orrido di Nesso.

Ne avevamo già parlato, ma la situazione non si è certamente risolta ed anzi (basti pensare alle 20mila visualizzazioni condivise sulle pagine social locali, ma non solo) è nel tempo costantemente peggiorata: anche di recente, la zona del Ponte della Civera e dell’imbocco all’Orrido è stata presa letteralmente d’assalto da gruppi di persone giunte sul luogo per fare il bagno, facendo tuffi (ciò che è vietato) dal Ponte stesso ed addirittura, molte, introducendosi a nuoto nella gola della cascata, sfidando così la corrente dell’acqua.

Gli episodi

Neppure le pareti rocciose della forra vengono risparmiate dai novelli “Indiana Jones” che, come pure testimoniano altri scatti, si arrampicano per decine di metri rischando cadute che potrebbero avere conseguenze anche tragiche. Proprio l’incontaminata bellezza di questo luogo storico, uno dei più suggestivi del Lario, lo ha reso letteralmente “preda” del turismo di massa, che spesso però rivela un minimo (per non dire nullo) rispetto di un ambiente naturale che tra gli altri ammaliò nientemeno che Leonardo da Vinci. Senza tornare alla triste vicenda della “Lucia”, la barca vanto della comunità nessese che tre anni fa venne affondata da chi, senza scrupolo alcuno, l’aveva ripetutamente usata come trampolino per non autorizzati tuffi, basti ricordare l’incuria e la spericolatezza di quanti, come detto, si avventurano in luoghi in cui le acque celano ogni tipo di insidia e usano le pareti verticali a mo’ di free climbing.

«Insostenibile»

Decisamente sconcertato da una situazione che assume connotazioni paradossali, è il sindaco Massimo Morini.

«Credo proprio di poter affermare che, giunti a questo punto, la situazione stia diventando tanto insostenibile, quanto ingestibile, specialmente per un paese come il nostro che ha un solo agente di Polizia Municipale. Peraltro, preciso che fare il bagno in quella zona è regolare; non ci si può però tuffare per ovvi motivi di sicurezza. Più volte, come amministratori comunali, ci siamo recati in zona e spesso ne sono scaturite discussioni con persone (perlopiù turisti) che non intendono sentire alcuna ragione: sono giunti fin lì per tuffarsi e lo vogliono fare, nonostante ii divieti».

La soluzione? «Come Giunta Comunale assumeremo provvedimenti e ciò che posso anticipare è che si proporrà una pattuglia di volontari che agirà tra il Pontile e l’Orrido ed, in caso di anomalie, farà immediata segnalazione a chi di dovere. Speriamo in tal modo, sostenuti anche dalla vigilanza, sempre operativa, della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco, che la situazione possa rientrare in una serena normalità per il bene di tutti, residenti e non, ed anche di quanti, pur mossi dal desiderio di divertirsi, spesso mettono inconsapevolmente a rischio la loro incolumità».

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