
Cronaca / Lago e valli
Venerdì 07 Marzo 2025
Animali esotici detenuti in casa: sequestrati e messi in salvo
Nesso Operazione dei carabinieri. Multa da 10mila euro per le bestie custodite in condizioni non idonee
Nesso
In casa aveva ricreato una specie di zoo, tra aquile, pappagalli, cincillà e altre razze di animali. Bestie che tuttavia, secondo quanto stabilito dai carabinieri della Compagnia di Como, erano tenute in condizioni ritenute «incompatibili con la loro natura».
L’intervento ha fatto seguito ad una analoga attività che risaliva ad oltre un mese fa, sempre in quella casa di Nesso che è stata nuovamente messa al centro dell’attenzione dopo che in passato era avvenuto un sequestro di tartarughe, due trovate anche priva di vita e comunque – anche in questo caso – tenute in condizioni non ottimali rispetto alle loro esigenze.
Stiamo parlando, per rendere l’idea, di un fascicolo di indagine coordinato dalla procura lariana con le ipotesi di reato di detenzione di animali senza le prescritte autorizzazioni (secondo la legge numero 150 del 1992) ma anche di abbandono di animali.
Torniamo però a quanto accaduto nei giorni scorsi quando i carabinieri della stazione di Pognana Lario si sono ripresentati nell’abitazione di Nesso di un uomo di 73 anni che già avevano visitato in passato. Con i militari c’erano anche i colleghi del Cites di Ponte Chiasso, nucleo speciale dell’Arma che controlla proprio il traffico delle specie protette per contrastarlo e tutelare gli animali dal rischio di estinzione.
La perquisizione della casa ha permesso di trovare e sequestrate un’aquila delle steppe, un pappagallo di razza “Ararauna”, un cincillà, quattro porcellini d’India, tre conigli ariete, un drago barbuto (che è una sorta di grande lucertola), cinque cocorite, un criceto dorato e una taccola, ovvero un uccello. Tutte le specie appena citate e rimaste nelle mani dei carabinieri sono successivamente state affidate in custodia giudiziale a strutture specializzate delle province di Como e di Lecco.
Nel corso dell’attività, i carabinieri del Nucleo Cites di Ponte Chiasso hanno anche contestato violazioni amministrative per un importo di 10mila euro per l’ipotesi di omessa denuncia di decesso di esemplari tutelati dalla convenzione Cites, in relazione al possesso e al successivo decesso di un esemplare gufo reale. Come detto, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio i militari erano già entrati nella proprietà di Nesso trovando 12 esemplari di tartarughe “Hermanni” in condizioni incompatibili con la loro natura e senza documentazione che ne provasse la legale acquisizione. Due erano stati gli esemplari deceduti.
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