Appiccano e filmano l’incendio all’ex Abb. I sospettati sono poco più che bambini

Tremezzina I carabinieri hanno concluso le indagini, amara sorpresa dalle videoregistrazioni. Il ragazzino di 14 anni e l’amico di 13 sono della zona. Le scuse in caserma. L’episodio del 15 aprile

Sul cellulare, in un video ancora ben conservato in memoria, era stato persino immortalato l’attimo in cui con gli accendini veniva appiccato il fuoco ai faldoni custoditi nella palazzina alle spalle della statale Regina dentro l’ex Abb di Lenno.

Palazzina un tempo adibita a uffici al servizio della produzione. È finito così con una denuncia ed una segnalazione alla Procura dei Minori di Milano il pomeriggio - da dimenticare al più presto - di un quattordicenne della zona e di un tredicenne della Val d’Intelvi, che lo scorso 15 aprile avevano dato fuoco ad alcuni faldoni nello storico compendio produttivo in disuso ormai da anni prima di dileguarsi apparentemente senza lasciare traccia.

Convocati insieme ai genitori

Le minuziose indagini dei carabinieri della stazione di Tremezzina, guidati dal maresciallo Paolo Lo Giudice, grazie anche all’ausilio delle immagini del sistema di videosorveglianza che fa capo alla polizia locale, hanno permesso prima di restringere e poi di chiudere il cerchio attorno ai due adolescenti, convocati con i genitori nella la stazione dell’Arma che ha sede a Lenno. Genitori che - per inciso - al pari della scuola si sono mostrati molto collaborativi. In particolare il quattordicenne deve ora rispondere di danneggiamento a seguito di incendio in concorso e di violazione di domicilio. Segnalato, ma non imputabile data l’età, alla Procura dei minori anche il tredicenne.

Entrambi si sono scusati davanti ai militari dell’Arma e alla polizia locale per questo episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben più serie, considerato che l’ex Abb pur affacciandosi sulla statale Regina resta “coperta” in molti punti rispetto alle limitrofe abitazioni.

La segnalazione

Preziosa in tal senso la segnalazione di una residente, che a seguito dell’odore acre presente nell’aria si sarebbe insospettita notando poi il fumo uscire dalla palazzina un tempo destinata agli uffici.

I due adolescenti hanno sicuramente commesso più di un errore dentro questo tentativo da censura di trascorrere un pomeriggio diverso dagli altri. Il primo è da ricondurre al fatto che hanno deciso di scavalcare il cancello d’ingresso da via Diaz, sopra il cimitero dove sono ubicate le telecamere del sistema di videosorveglianza. Il secondo è - come anticipato - di aver custodito il video nel cellulare. Peraltro, secondo quanto si è appreso, il quattordicenne si sarebbe già reso protagonista di un altro accesso non autorizzato - insieme ad altri giovani - nell’area ex Abb un mese e mezzo fa, questa volta nella palazzina sempre su via Diaz che ospitava la mensa. In quell’occasione tutti se l’erano cavata con la classica ramanzina.

Questa volta invece il management dell’azienda ha presentato denuncia ai carabinieri, con le indagini peraltro già in essere subito dopo l’intervento dei vigili del fuoco di Menaggio. Rilevanti i danni, con le cose che avrebbero potuto prendere ben altra piega. I due adolescenti dovranno seguire un percorso rieducativo anche finalizzato a comprendere la gravità del loro gesto.

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