Bisbino, contestati i lavori sui sentieri
«Niente cemento per la Via dei Monti»

Lo scorso 8 aprile, la polizia locale di Cernobbio aveva dato corso ad un’ordinanza di divieto di transito in quota propedeutica al via ai lavori lungo la celebre “Via dei Monti Lariani”. Un intervento da 900 mila euro interamente finanziato da Regione Lombardia e in capo alla Comunità montana Lario-Intelvese.

Ora quello stesso intervento è finito nel mirino dell’Associazione “Agricoltori del Bisbino” e così del gruppo consiliare “Movimento 5 Stelle” in Regione, tramite interrogazione alla Giunta con il sindaco (e assessore in Comunità Montana) Matteo Monti che difende la bontà dell’iniziativa. Ma andiamo con ordine. L’intervento in questa fase sta interessando Cernobbio e Carate Urio.

La prima ad alzare la voce è stata l’associazione “Agricoltori del Bisbino”, che in una lettera inviata a tutti i Comuni interessati (Cernobbio, Moltrasio, Carate Urio, Schignano, Comunità montana) nonché alla Soprintendenza e così ad Ersaf, Regione Lombardia e persino al Comune ticinese di Arogno ha manifestato la propria «ferma opposizione all’intervento di cementificazione della strada della via del Monte Bisbino sul tracciato della via dei Monti Lariani».

«Questa strada è in contrasto con le normative regionali vigenti in materia di tutela del paesaggio e uso sostenibile del territorio», ha incalzato l’associazione guidata dall’architetto Giancarlo Cassina.

A stretto giro è poi arrivata l’interrogazione della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Paola Pollini, che ha invitato Regione Lombardia «a tutelare questo bene di riconosciuto valore artistico, paesaggistico, storico e culturale del territorio».

M5S Lombardia ha anche ufficializzato una richiesta «di accesso agli atti relativa al progetto di manutenzione straordinaria e miglioramento del percorso escursionistico “Via dei Monti Lariani”», parlando di «lavori di cementificazione che hanno suscitato le proteste dei residenti, degli ambientalisti e dell’associazione Agricoltori del Bisbino. Questi ultimi hanno chiesto di aprire un tavolo pubblico di confronto programmatico e progettuale».

Replica il sindaco Monti: «Ogni opinione è legittima. Resta il fatto che questo progetto ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, inclusa quella della Soprintendenza - rimarca il primo cittadino -. Non vedo la necessità di alimentare polemiche. Una buona parte di quella strada è già cementata e un’altra ampia porzione è in stato di abbandono. L’intervento è in capo alla Comunità montana, che ha saputo intercettare e capitalizzare un contributo regionale. Ricordo che il procedimento autorizzativo include la Conferenza dei servizi, in cui eventuali criticità sarebbero emerse. Così non è stato. Una volta ultimato questo intervento sarà di estrema utilità a buona parte della dorsale occidentale del Lario».