
Cronaca / Lago e valli
Domenica 27 Luglio 2025
Blevio a quattro anni dall’alluvione
«Siamo ancora a metà dell’opera»
Blevio Il sindaco Trabucchi fa il punto sugli interventi per la messa in sicurezza del paese
Blevio
Sul profilo facebook “Sei un vero bleviano se..” sono state riproposte le immagini della drammatica alluvione che ha colpito il paese il 25 luglio 2021, con quarantotto ore di anticipo rispetto agli altri Comuni del territorio (da Cernobbio a Laglio, passando per Schignano, Carate Urio e Sala Comacina).
«Ogni volta che rivediamo quelle immagini, l’emozione riaffiora così come il dolore per la devastazione vissuta dalla nostra comunità - si legge nel post, che ha fatto registrare numerose condivisioni in poche ore -. Valli spaventose, strade trasformate in fiumi di fango, case inagibili, famiglie sfollate. Volti, mani, cuori uniti per spalare, aiutare, ricominciare».
Peraltro almeno sette altre alluvioni lampo si sono abbattute su Blevio da quel 25 luglio 2021 in poi. A distanza di quattro anni, con numerosi cantieri attivati è il sindaco Alberto Trabucchi a tracciare un punto operativo della situazione.
«Le opere di messa in sicurezza sono state completate per metà ovvero per una percentuale vicina al 50%. Siamo partiti dalle due frazioni più colpite, Capovico e Sopravilla, su cui peraltro insistono i torrenti con portata maggiore - le parole del primo cittadino -. Altre importanti opere sono ancora da realizzare. Le istituzioni - a cominciare da Regione - ci hanno dato una grossa mano nell’opera di ricostruzione. Il tema centrale - lo ripeto - è costituito però dalla quantità di documenti e in generale burocrazia cui bisogna ottemperare. Servirebbe una via preferenziale che al momento non c’è. Questa mole di burocrazia rischia di ritardare il completamento delle opere».
La grossa partita con cui Blevio dovrà fare i conti in autunno riguarda la realizzazione dei due tombotti che intersecano con la provinciale ovvero con l’ex Lariana. Se la “fase uno” di questo intervento prevede l’istituzione di un senso unico alternato, la “fase due” risulta più impegnativa. La soluzione al momento individuata è quella di un “ponte bailey” in grado di far coesistere il cantiere e la viabilità ordinaria. «Potrebbe ritenere conclusa la messa in sicurezza del paese a fine 2026, dunque cinque anni e mezzo dopo l’alluvione del luglio 2021».
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