
Cronaca / Lago e valli
Giovedì 12 Giugno 2025
Cade mentre pota il nespolo: è grave
Porlezza Ha ceduto un ramo dell’albero che si trova nel suo giardino. Finisce in un valletto: volo di sette metri
Porlezza
Da brivido l’infortunio in cui è incappato nel primissimo pomeriggio ieri un porlezzino di 69 anni in via Roano.
Pasquale Rechichi, che risiede proprio lungo la strada che sale a San Rocco, poco prima delle 13, si trovava su un albero al bordo del giardino di casa per fare un minimo di potatura. Stando alle prime testimonianze si sarebbe rotto il ramo sul quale poggiavano i suoi piedi ed è caduto a terra: l’albero, un nespolo, si trova in prossimità di un valletto che rientra sempre nella proprietà e l’uomo è finito pertanto nella scarpata, facendo in pratica un volo di circa sette metri.
I soccorsi
Paradossalmente l’emergenza è scattata con codice giallo, cioè di gravità media. Sul posto, assieme al personale della Croce Azzurra di Porlezza, è stata comunque inviata anche l’eliambulanza del 118 di Milano e il medico al seguito ha subito constatato la gravità del paziente, rimasto peraltro cosciente, anche se visibilmente intontito.
Per recuperarlo dal fondo del valletto sono stati mobilitati anche i Vigili del fuoco di Menaggio, che hanno dato come sempre il loro contribuito i termini di impegno e competenza. Dopo le prima cure in loco, il sessantanovenne è stato trasportato a bordo dell’elicottero all’ospedale San Gerardo di Monza, dove i sanitari non hanno potuto far altro che confermare la gravità del suo quadro clinico: benché attutita dai rami sottostanti, la caduta è avvenuta da un’altezza notevole alla luce della scarpata sottostante e le conseguenze avrebbero potuto benissimo risultare letali.
L’emergenza è scattata alle 13 in una zona decisamente tranquilla del paese, ma l’arrivo dell’eliambulanza che è poi atterrata al campo di calcio e il suono delle sirene che permeava il centro di Porlezza non è certo passato inosservato e la gente ha inevitabilmente cercato di informarsi su cosa fosse accaduto.
Il precedente
Solo tre giorni prima l’elicottero del 118 era già dovuto atterrare in paese per soccorrere prima un bimbo di soli 4 anni al camping International e poi un cinquantatreenne sudamericano che, dopo essere scivolati e caduto, aveva rischiato di annegare nel torrente Cuccio. In entrambi i casi, per fortuna, le condizioni di pazienti erano poi risultate molti meno gravi di quanto non sembrassero inizialmente. Ci si augura che anche lo sfortunato pensionato porlezzino possa recuperare in fretta e che i traumi a lui subiti non provochino danni permanenti.
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