Cantieri e pullman, che caos sulla Regina. E scatta l’ordinanza anti Tir

Tremezzina Un’altra giornata difficile con incolonnamenti. Da lunedì il “senso unico” per i mezzi oltre i 9,10 metri

Un’altra mattinata difficile sul fronte della viabilità lungo la Regina, a causa dell’aumento sensibile soprattutto di bus turistici in transito, ma anche di due cantieri a Brienno - entrambi regolati con semaforo intelligente - oltre all’altra lanterna intelligente ubicata in località Ca’ Bianca a Griante.

La foto scattata da un nostro lettore alle 8.30 ad Argegno ben descrive la situazione che si è nuovamente venuta a creare per buona parte della mattinata e in almeno due distinte situazioni nel pomeriggio.

Da rimarcare anche le difficoltà - seppur ieri in tono minore - per un altro semaforo, quello di Spurano di Ossuccio, che al momento resta acceso. Soprattutto in vista del fine settimana, l’ultimo prima di Pasqua cresce la preoccupazioni per possibili code chilometriche, ricordando che per venerdì mattina il prefetto Andrea Polichetti e il presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca hanno convocato il Tavolo di coordinamento sulla variante per un punto operativo della situazione legato al traffico ed allo stato di avanzamento del cantiere della variante della Tremezzina.

Anas sempre nella giornata di ieri ha dato un primo segnale in vista della settimana di Pasqua e della lunga stagione turistica ufficializzando l’ordinanza contenente le fasce orarie per i mezzi pesanti, in vigore dalla mezzanotte tra domenica e lunedì sino alla mezzanotte del prossimo 31 ottobre.

Nelle cinque pagine di provvedimento, a firma del responsabile della Struttura Territoriale Anas della Lombardia, l’ingegner Nicola Prisco, è stato riproposto il modello del “senso unico” per i mezzi con lunghezza superiore ai 9,10 metri (nella lettera inviata ai sindaci si parlava inizialmente di lunghezza superiore agli 8,60 metri) che al mattino - dalle 6.30 alle 14 - potranno salire da Colonno a Ossuccio, ma non scendere e viceversa al pomeriggio, dalle 14 alle 19.30.

Ordinanza che a fronte di 87 euro di sanzione - decurtati del 30% se pagati entro 5 giorni - ha più volte dimostrato negli anni la propria inefficacia. Vedremo se nei prossimi giorni cambierà qualcosa.

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