Caos Regina, il comandante della polizia locale: «Serve il “girone” per i bus»

Tremezzina La proposta di Castelli, comandante della Polizia locale. Ieri non ci sono stati problemi di traffico: «La soluzione è prevedere il senso unico per i pullman turistici, in andata da Como e in rientro da Lecco»

Ci si aspettava un martedì pomeriggio da “bollino nero” sulla Regina al termine di quattro giorni di ponte ed invece alle 17.30 di ieri a Colonno la statale era pressoché deserta, con qualche isolato rallentamento segnalato in corrispondenza del bivio per la Val d’Intelvi ad Argegno e del semaforo di Tosnacco a Moltrasio.

Ciò che nessuno aveva previsto invece era la tempesta perfetta di lunedì con migliaia di automobilisti intrappolati nei cinque chilometri inclusi tra i due rettilinei, quello delle Camogge a Colonno e quello di Lenno, con l’incrocio alle 14.30 tra un mezzo pesante e un bus turistico all’inizio (o in fondo a seconda del senso di marcia) della strettoia di Sala Comacina a rappresentare l’immagine simbolo di questo incredibile ingorgo durato la bellezza di nove ore. Ingorgo che anche nei teneva banco nei bar, nei discorsi dei residenti e sui social.

«Poche le contromisure»

«Siamo intervenuti con due agenti al mattino e tre al pomeriggio, ma di fronte a situazioni come quella vissuta lunedì ci sono ben poche contromisure da mettere in campo a Regina ormai paralizzata», la chiosa del comandante della polizia locale Massimo Castelli, che un’idea l’avrebbe per tamponare paralisi viabilistiche come quella d’inizio settimana, che rendono anche difficoltose e in taluni tratti impossibili interventi dei mezzi di soccorso.

L’ipotesi

«Credo bisognerebbe tornare a valutare l’ipotesi di istituire un senso unico anzitutto per i bus turistici. Cioè si sale dalla statale 340 e si scende dalla statale 36. Se n’era già parlato. Poi però questa soluzione è rimasta inapplicata - fa notare il comandante della polizia locale di Tremezzina -. Sono decisioni non semplici da prendere, ma che sicuramente vanno valutate alla luce anche di quanto capitato lunedì, dopo da Colonno in su è saltato ogni tipo di schema legato alla viabilità, con ritardi nei tempi di percorrenza sopra l’ora».

Insieme alla statale 36 va aggiunta anche l’opzione Lugano ovviamente. Il senso unico per bus turistici e mezzi pesanti (al servizio ad esempio dei supermercati e degli ipermercati del territorio) era un’idea che sul nostro giornale era stata proposta e sostenuta con vigore da Gigi Cavigioli, titolare del supermercato “Conad” di Menaggio che nell’estate 2019 - segnata dall’ennesimo assalto alla statale Regina - così riassumeva le regole d’ingaggio. «I conti sono presto fatti. Negli ultimi 7 anni ho tolto 15 Tir la settimana dalla Regina, direzione Menaggio-Como - le parole di Cavigioli -. Nel senso che nei contratti con i fornitori ho messo su bianco che i mezzi pesanti, dopo aver percorso a pieno carico la statale 340, devono tornare vuoti dalla statale 36. Mi fa piacere che questa proposta abbia finalmente fatto breccia».

Tutto bloccato dal Covid

In realtà poi Covid e altre dinamiche hanno congelato questo interessante dibattito, ora riproposto dal comandante della polizia locale di Tremezzina. D’altronde servono - e al più presto - soluzioni anti-caos, ricordando che altre realtà - come la statale 163 della “Costiera Amalfitana” - hanno introdotto soluzioni dettate dai crismi dell’urgenza come le “targhe alterne».

Ciò che ancora una volta il lunedì “nero” della Regina ha (ri)affermato è la totale inefficacia dell’ordinanza Anas inerente le “fasce orarie” per i mezzi pesanti sopra i 9,10 metri, puntualmente ignorata da mattino a sera.

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