Regina, chiuso il parcheggio ai bus: «Solo disagi»

Griante L’area di fronte al lido di Cadenabbia aveva sedici posti per i pullman. Sistema Trasporti protesta

Griante

«Da domani (oggi, ndr.) solo auto nel parcheggio di fronte al Lido di Cadenabbia. Nessun ripensamento», fa notare il sindaco Pietro Ortelli, che in due pagine di ordinanza ha così deciso lo stop da oggi e sino a nuove disposizioni (festivi compresi) «della sosta di autobus e veicoli di grandi dimensioni nell’area di parcheggio situata in fregio alla statale Regina, di fronte al compendio del Lido di Cadenabbia».

La decisione

Una decisione a suo modo storica, considerato che da oggi i sedici posti riservati ai bus turistici si ridurranno a quattro “a chiamata” tramite telecomando fornito dal Comune. Decisione che inevitabilmente ha portato in dote anche un coro di voci contrarie, tanto che il presidente di “Sistema Trasporti” (Associazione per il trasporto privato di Ncc e bus turistici) Francesco Artusa e il vicepresidente Diego Astori hanno richiesto con i crismi dell’urgenza “l’intervento del prefetto di Como Corrado Conforto Galli e del ministro dei Trasporti Matteo Salvini”. «Una decisione di questo tipo blocca il lavoro di aziende che operano con regolarità e autorizzazioni», si legge ancora nella nota, nella quale si fa anche riferimento «a un conflitto sotterraneo tra Comuni limitrofi, che sembrano più impegnati a contendersi gli introiti del turismo che a cooperare per una gestione efficiente e coordinata del territorio».

«Un approccio pericoloso», ha rimarcato “Sistema Trasporti”, che - nella nota - ha preannunciato «l’impugnazione dell’ordinanza del Comune di Griante già a partire dalla prossima settimana dinanzi al Tar della Lombardia qualora non venissero posti in essere interventi urgenti per il ripristino del buonsenso e della legalità».

Dunque da oggi si profila un braccio di ferro piuttosto acceso tra il Comune e “Sistema Trasporti”, Associazione che lo ricordiamo ha dato corso a tre ricorsi consecutivi contro l’ordinanza Anas inerente il senso unico (direzione nord) dei bus turistici, solo il primo dei quali il 28 settembre 2023 era stato accolto dal Tar della Lombardia.

«Non cambio idea. Perché sin qui abbiamo affrontato da soli una situazione quasi ogni giorno oltre i limiti del tollerabile - fa notare Pietro Ortelli -. E in questo contesto faccio notare che il nostro unico operatore ecologico quotidianamente è impegnato a ripulire le aree attigue alla sosta dei bus, a cominciare da quella in cui dovrebbero essere conferiti secondo canoni precisi i rifiuti delle utenze urbane. Perché dobbiamo essere solo noi a pagare? Peraltro i passeggeri dei bus non lasciano alcun tipo di indotto né a Griante né a Tremezzo. Altro che vantaggio per il Comune di Griante dato dal pagamento del ticket giornaliero per la sosta».

I controlli

In occasione del debutto dell’ordinanza è previsto già questa mattina tra Griante e Menaggio un aumento dei controlli, a cominciare da quelli posti in essere dagli agenti del Distaccamento della Polstrada. Il tutto in una giornata che lungo la Regina si prevede da “bollino rosso” vista anche la concomitanza con la festa nazionale svizzera del 1° agosto, che porterà un numero rilevante di turisti rossocrociati verso il lago nell’ultimo esodo estivo (per la vicina Confederazione) del mese di agosto.

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