Como: maturità insieme
per le gemelle chef
E poi sfida in cucina

Alice e Sara, dopo l’esame subito i fornelli. I timori e le speranze dei ragazzi dell’alberghiero. «Eravamo pronti a lavorare, il Covid ha cambiato tutto»

Si riconoscono dal nodo alla cravatta, oltre che dagli occhiali. Sara sceglie una soluzione più stretta rispetto alla gemella Alice. Entrambe, in divisa, sono davanti all’ingresso del Casnati, pronte a entrare per sostenere l’esame di maturità, una dopo l’altra. Tutte e due sono iscritte all’alberghiero, stessa classe e identico indirizzo scelto, quello della cucina, per seguire la propria passione condivisa.

Comunque vada, per Sara e Alice Basilico questo sarà un giorno speciale, da vivere insieme. «Abbiamo studiato insieme – raccontano – ci ha aiutato molto, ripetevamo gli argomenti a vicenda. I mesi precedenti sono stati ovviamente duri e non è stato facile abituarsi alla didattica a distanza. Ma, avendo il pc e una piattaforma online, abbiamo superato le prime difficoltà con facilità».

L’incertezza

Entrambe comprensibilmente agitate per il maxi orale (Sara forse un pochino di più), in particolare per la traccia che capiterà per la parte interdisciplinare. «Una volta terminato l’esame – spiegano, pensando al dopo – avremmo dovuto andare a lavorare dove abbiamo effettuato lo stage. Purtroppo, ora, col coronavirus, è tutto cambiato. Dovremmo aver trovato un lavoretto estivo, mentre per la stagione invernale l’obiettivo è andare via da casa». Luca Villa, invece, ha finito da poco l’esame ed è piuttosto soddisfatto. «Tutto sommato direi che è andato bene – racconta l’aspirante chef del Casnati – il mio elaborato verteva sulla cucina francese e l’ipercolesterolemia. Poi, per italiano, ho dovuto analizzare “Veglia” di Ungaretti. Nella parte interdisciplinare, invece, mi è capitato un modello a matrice e da lì sono partito per collegare le altre materie. Andrò a lavorare in un ristorante, ma al momento non so ancora dove. Ora che ho finito, comincerò a mandare curriculum».

Non troppo contenta della propria prestazione è invece Nicol Cortinovis: «Secondo me non è andata troppo bene – commenta – avrei potuto tenere insieme meglio le materie durante l’esposizione». Felice d’aver concluso è anche Maksim Volpe, pure lui iscritto all’alberghiero, indirizzo “sala”: «Avevo proprio voglia di finire – confessa – ora spedirò il mio cv per trovare lavoro. L’obiettivo è restare un anno e poi provare ad andare a Barcellona per fare un po’ di esperienza. Credo sia andata abbastanza bene: ho “pescato” l’immagine della dieta vegetariana per poi agganciarmi alle altre materie. Dopo la domanda nella parte dedicata a cittadinanza e Costituzione, ho spiegato le mie esperienze di alternanza scuola lavoro».

All’estero

Anche per Matteo Peroni, anche lui iscritto all’indirizzo sala, l’obiettivo è l’estero, già per quest’inverno, “seconda ondata” della pandemia da Covid permettendo. «Intanto – precisa – in estate credo che lavorerò nell’attività di famiglia ad Argegno. Poi, invece, per la stagione invernale, mi piacerebbe fare esperienza a Saint Moritz o a Livigno. Vedremo».

Sulla prova, sostenuta invece qualche giorno prima, le sensazioni sono buone. «Pensavo peggio – conclude – invece devo dire che è andata meglio del previsto. La formula del maxi orale mi è piaciuta. Sono partito dall’elaborato, centrato su vino e frodi alimentari. Poi ho analizzato il brano “L’alcol inonda Parigi” di Zola. Infine, come punto di partenza per i collegamenti, mi è “uscito” il limoncello».

© RIPRODUZIONE RISERVATA