Como: lacrime per Simone
«Sfiorata una strage»

Due ragazzi erano a pochi metri da lui, su altre moto: uno ha evitato l’auto per un soffio, poi lo schianto. Strazianti le parole di un amico di famiglia di Monte Olimpino: «Era speciale, scrivetelo». Sono al vaglio le immagini delle telecamere

La tragedia, già enorme e insopportabile, come tutte quelle che colpiscono ragazzi così giovani, avrebbe potuto essere ancora più devastante. Nel momento in cui l’auto che ha colpito in pieno e ucciso Simone Ceccherini (21 anni, in sella alla sua amata Ktm) è uscita dalla propria corsia invadendo quella opposta, erano tre le moto che scendevano lungo la Regina all’altezza di Brienno. Tra loro pochi metri di distanza, non più di sei o sette. Simone era il secondo della fila. La prima moto sarebbe riuscita a schivare l’impatto, mentre la terza sarebbe sopraggiunta subito dopo lo schianto che ha ucciso sul colpo il ragazzo di Monte Olimpino.

Le indagini

Questo il racconto che emergerebbe dal video di un impianto di sicurezza che ha ripreso l’incidente nella sua dinamica totale dal momento il cui la Volkswagen T-Roc guidata da un uomo di 63 anni allarga a sinistra, in prossimità di una semicurva e di uno slargo, fino all’impatto con la moto di Simone.

I rilievi sono stati effettuati dai Carabinieri del Nucleo operativo di Como. L’accaduto è stato segnalato al pm di turno in procura, Alessandra Bellù . L’automobilista avrebbe detto di aver accusato un malore, ed è finito al Pronto soccorso del Sant’Anna in codice verde. Anche questo dettaglio – e l’entità dell’eventuale malore – verrà verificato tramite il referto dell’ospedale, come pure verranno fatti accertamenti alcolici e tossicologici e sulle apparecchiature elettroniche (a partire dal telefono cellulare) per chiarire tutto. Fin da ora risulta di una certa importanza il racconto che potrebbero fare gli altri due motociclisti – tutti di 21 anni, pare amici di Simone – presenti sulla scena davanti e dietro al giovane di Monte Olimpino: verranno sentiti nelle prossime ore dai Carabinieri.

Il ragazzo, in compagnia di alcuni amici, aveva trascorso il pomeriggio ad Argegno. E sono davvero tanti gli amici di Simone – centinaia i commenti sui social – e gli abitanti di Monte Olimpino che ieri hanno espresso cordoglio e incredulità per quanto accaduto.

La famiglia Ceccherini (la mamma Raffaella, il papà Giuliano e il fratello Marco) è molto conosciuta nel quartiere, seppur nota per la sua riservatezza. All’incrocio tra via Canova e via Bellinzona, incrociamo un ragazzo che sta per prendere il bus. Ha 17 anni, conosceva bene Simone. «Siamo amici di famiglia – dice con le lacrime agli occhi e la voce bassa – Abbiamo fatto anche le vacanze insieme. Non è possibile che non ci sia più. Era sempre sorridente. In casa mia da ieri è calato il silenzio, il clima è teso. Non ne parliamo, e faccio fatica anche a farlo adesso. Scrivete però che era un ragazzo speciale, questo sì. Faremo fatica ad abituarci alla sua assenza».

La passione per la moto

Simone era cresciuto a Monte Olimpino, aveva frequentato il Caio Plinio, poi una scuola in Svizzera. Le sue amicizie erano numerosissime un po’ ovunque, lago compreso. Trascinante – e spesso filo conduttore dei suoi legami – era la moto e il mondo che le ruotava attorno. Una passione viscerale che gli riempiva le giornate. Anche sabato, quando dopo la sosta ad Argegno stava rientrando verso Como, con amici che gli stavano davanti e anche dietro, pure in macchina. Primi testimoni di un dramma che non potranno dimenticare.

Il funerale si terrà domani alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Monte Olimpino.

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