Comune contro parrocchia: «Espropriamo il parcheggio»

Carate Urio Il 31 dicembre scade la convenzione del posteggio di via Regina

Carate urio

Neppure il clima natalizio è riuscito a rasserenare gli animi di maggioranza e opposizione di Carate Urio.

Questa volta il nodo del contendere è rappresentato da una comunicazione (due pagine) che il Comune ha rivolto alla parrocchia, rappresentata dal parroco don Paolo Barocco, in cui viene formalizzata «la dichiarazione di pubblica utilità concerne l’immobile destinato a parcheggio in via Regina 27», zona Urio. Questo in virtù del fatto che «la convenzione datata maggio 2024 tra Comune e parrocchia scade il prossimo 31 dicembre».

Dunque il Comune ha deciso di riprendere in capo l’area, anche se al momento nessuna delle due parti (ovvero lo stesso Municipio e la parrocchia) ha voluto commentare la vicenda. Né tantomeno si è capito cosa accadrà in futuro per quell’area, che ora sarà soggetta «all’avvio della procedura espropriativa».

A innescare la polemica alle porte del Natale ci ha pensato il gruppo d’opposizione “Il Molo”, guidato dall’ex sindaco Daniele Maggi, che nel messaggio di auguri ai concittadini ha scritto: «Sindaco e maggioranza hanno accusato dei cittadini presenti in Consiglio comunale di non volere il bene di Carate Urio, dopo che gli stessi hanno fatto notare al sindaco che l’esproprio del parcheggio di Urio (ex campetto) alla Curia è un atto folle sotto tutti i punti di vista. Poi spiegheremo cosa c’è dietro. Altro che il bene di Urio».

“Il Molo” sostiene anche che «collegato a ciò c’è anche la dichiarazione del consigliere Davide Taroni, inerente l’immobilismo che dura da quattro anni rispetto alla chiusura della spiaggetta di Urio».

Contattato sulla vicenda, don Barocco ha opposto un garbato “no comment” («Sono questioni che riguardano la Curia», le sue parole).

Più articolata, invece, la presa di posizione del sindaco Paola Pepe. «In merito all’avvio della procedura di esproprio preferisco non rilasciare le dichiarazioni, anche perché è previsto un confronto con la Curia - comincia - Di fronte a un tema così delicato, preferisco non esprimermi pubblicamente al momento. Ne approfitto però per commentare i toni dell’opposizione dopo l’ultimo Consiglio comunale: mi viene persino fatto presente di prendere ripetizioni per aver parlato di bilancio. Forse il fastidio nasce dal fatto che ho parlato pubblicamente dei debiti contratti negli anni passati dalle loro precedenti Amministrazioni».

Da qui la stoccata rivolta all’opposizione: «Stiamo facendo i conti con mutui con tassi molto elevati che gravano pesantemente sulla spesa corrente sino a 100 mila annui di interessi, che il Comune dovrà continuare a pagare sino al 2044».

Quanto all’esproprio, il sindaco definisce «assurde le allusioni a possibili retroscena», aggiungendo che «agli occhi dei cittadini di Urio la nostra può essere letta solo come una presa di posizione chiara e finalizzata alla tutela dell’interesse pubblico da parte della mia Amministrazione».

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