Non c’è pace sul lago: di sette navi veloci resta solo la “Freccia”

Tremezzina Il catamarano Tivano è ancora fuori uso mentre ieri ha avuto problemi anche il battello Volta. Il grande impegno di NaviComo per risolvere i guai

Il “Tivano” è ancora fuori uso. E’ stato il direttore amministrativo Roberto Turchetti - dentro l’ennesima giornata difficile per la NaviComo, che ha visto ad esempio la cancellazione della corsa di battello “14” (il battello in questione è il “Volta”) in partenza alle 10.10 da Como verso il Centro lago, molto utilizzata, per “sopraggiunti motivi di carattere tecnico” - a confermare alle 17.30 di ieri che «al momento non c’è una data per riportare in acqua il catamarano» fermo ormai da venerdì.

La flotta

E così della flotta di 4 aliscafi (un paio dei quali lungodegenti) e 3 catamarani adibiti ai collegamenti veloci al momento in servizio resta solo il “Freccia delle Valli”, che ha risolto i problemi all’elettronica che ne avevano limitato l’utilizzo, nonostante i motori nuovi. «Ci tengo però a rimarcare che stiamo lavorando su tre fronti ovvero sul “Tivano” (catamarano), sul “Città di Como” (anch’esso catamarano) e sul “Guglielmo Marconi” (uno degli storici aliscafi della NaviComo). Questo per dire che ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile per risolvere questa situazione difficile - le parole di Roberto Turchetti -. Al momento non ho una data per il rientro in servizio del secondo mezzo rapido. Appena avremo il via libera, sarà nostra premura comunicarlo». Una nota positiva, infine. «Aggiungo che il problema avuto in mattinata dal “Volta” - che confermo - è stato risolto ed il battello ha potuto riprendere servizio. Aggiungo anche che la motonave “Orione” (l’ammiraglia da 700 posti della NaviComo, ndr) è nella piena operatività, contrariamente alle voci circolate nelle ultime ore di un possibile stop».

Al 21 agosto, in piena stagione turistica, questa è la situazione, con la NaviComo - gli va dato atto - che ha dovuto fare i conti con una serie di problemi ai natanti senza eguali nella sua storia recente. Ciò non toglie che i disservizi ormai dalla prima decade di luglio in poi si sono fatti sempre più marcati.

Ieri una pendolare lennese al nostro giornale ha fatto notare come «da Lenno (uno dei principali pontili quanto a numero di abbonati, ndr) restano per Como le corse delle 6.57 e delle 8.25, le altre sono state soppresse», mentre “da Como a Lenno la speranza è che le corse delle 17.10 e della 19.15 siano giorno dopo giorno nella piena operatività”.

Tempi celeri

L’altro tema su cui andrà fatta in tempi celeri piena chiarezza riguarda gli abbonamenti scolastici e per diretta conseguenza i servizi rapidi scolastici.

Perché anche negli ultimi giorni diversi genitori si sono rivolti a “La Provincia” chiedendo se gli abbonamenti del mese di settembre vanno o meno sottoscritti vista la presenza (ad oggi) di un solo mezzo rapido. Anche su questo la Navigazione dovrà dissipare in tempi celeri i legittimi dubbi in essere.

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