
Cronaca / Lago e valli
Domenica 13 Luglio 2025
Disperso nel fiume, trovato morto dopo tre giorni
Valsolda Giulio Bonvicini, 69 anni, aveva lasciato il paese da alcuni anni. In molti lo ricordano come persona spiritosa, affabile e generosa
Valsolda
Non abitava più a Valsolda da tanti anni, ma la sua tragica scomparsa ha lasciato comunque attoniti i tanti che lo conoscevano.
Giulio Bonvicini, 69 anni, residente a Lallio, in provincia di Bergamo, dove si era trasferito più di quarant’anni fa dopo il matrimonio, era uscito nel primo pomeriggio di lunedì col proprio cane per una passeggiata lungo il fiume, senza più rientrare.
Era stato notato sdraiato su una seggiola sul greto del fiume, ma poi, evidentemente, qualcosa è andato storto. Così sono iniziate le ricerche e il giorno successivo si è scoperto che il suo fedele rottweiler Martin era stato trovato nella zona della Roncola, poco lontano da dove risultava parcheggiata anche l’auto dell’uomo.
La tragedia
Di lui, però nessuna traccia. Fino al tragico epilogo di giovedì, quando la salma è stata individuata in un tratto di fiume tra Osio Sopra e Filago, sicuramente trasportata fino lì dalla piena generatasi dopo il nubifragio che lunedì sera aveva colpito la Bergamasca. Recuperata dall’elicottero dei Vigili del fuoco, è stata dapprima sottoposta ad autopsia e poi restituita ai familiari, affranti. In base alla ricostruzioni dell’accaduto e all’esame autoptico, sembra che il sessantanovenne possa essere scivolato accidentalmente e aver battuto la testa, magari anche a causa di un malore improvviso.
In acqua, come detto, le correnti generate dal forte temporale hanno trascinato il corpo a valle fino a una zona boscosa molto impervia. Bonvicini era molto conosciuto a Lallio perché aveva gestito, per una quarantina d’anni, una pompa di carburante in via Zanica, alla Malpensata. In pensione da qualche anno, la vittima era un appassionato cacciatore e frequentava spesso il parco Callioni, dove si intratteneva volentieri a scambiare quattro chiacchiere con chiunque.
Il cordoglio
Anche a Valsolda, chi lo conosceva, lo descrive come persona affabile, spiritosa e generosa. In paese risiedono tuttora due suoi fratelli, che soprattutto ora che era in pensione veniva di tanto in tanto a trovare sul Ceresio. «Ricordo di averlo incontrato qui in paese una decina d’anni fa in occasione di una cresima di un suo nipote – dice Vincenzo Visetti, valsoldese e vicepresidente del Cai Menaggio – . Era come me lo ricordavo: simpatico e cordiale. Ieri mattina, nella parrocchiale di Santa Croce in Malpensata sono convenuti anche parecchi valsoldesi, assieme ai parenti, per l’estremo saluto allo sfortunato compaesano.
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