Dongo, folle fuga con la droga e incidente
Ma i due clandestini arrestati sono liberi

Arresto convalidato con scarcerazione e divieto di soggiorno in Lombardia. Processo a metà marzo 2020: ma ci saranno? E intanto i due complici non si trovano

La droga, l’inseguimento, la fuga, l’incidente, la cella e, due giorni dopo, di nuovo liberi. Sono stati scarcerati i due clandestini originari del Marocco arrestati sabato 8 febbraio dai carabinieri della stazione di Gravedona ed Uniti e dai colleghi del nucleo operativo radiomobile di Menaggio con l’accusa di spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale.

Comparsi lunedì 10 in aula per il processo per direttissima, gli avvocati di Hamza Charkaoui, 28 anni, e di Mohamed Ouaouich, 22 anni entrambi senza fissa dimora in Italia, hanno chiesto i termini a difesa e - inaspettatamente - hanno ottenuto per i loro assistiti il ritorno in libertà. Unica misura cautelare presa a loro carico il divieto di dimora in Lombardia. Tradotto: dovessero rientrare nella nostra regione prima del prossimo 13 marzo, la data in cui il processo è stato aggiornato, potranno essere nuovamente arrestati.

La decisione del giudice di convalidare l’arresto, ma di non disporre una custodia cautelare per due clandestini sorpresi con oltre un etto di cocaina a bordo di una Bmw e con un etto di eroina nascosto nel bivacco nei boschi di Bugiallo di Sorico dove “lavoravano” come pusher, ha colto di sorpresa per primi i carabinieri che hanno avuto il loro bel da fare per fermare quella Bmw fuggita a tutta velocità a un posto di blocco in quel di Domaso. Gli inquirenti avevano sorpreso i due arrestati, più due complici che sono riusciti a fuggire a piedi e a fare perdere le tracce, mentre stavano raggiungendo - evidentemente per rifornirla - la “piazza dello spaccio” nei boschi di Bugiallo.

L’inseguimento sulla Regina era terminato dopo che la Bmw è rimasta coinvolta in un incidente durante la fuga. Sull’auto i carabinieri avevano rinvenuto 114 grammi di cocaina. Altri 25 grammi di cocaina e 104 grammi di eroina erano stati trovati in una cavità nel terreno nel bivacco quartier generale degli spacciatori. In quel buco i carabinieri avevano trovato anche un coltello e un bilancio di precisione. Si torna in aula il 13 marzo. Con una domanda: chissà se i due imputati si presenteranno.

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