Faccia a faccia con il ladro nella notte. Furti in cinque abitazioni dell’Alto Lario

Consiglio di Rumo Case a soqquadro, ma bottini miseri. Sale la preoccupazione tra i residenti. Uno dei derubati: «Trovarseli davanti è inquietante, difficile poi riuscire a dormire sereni»

Ancora i ladri in Alto Lario. Stavolta ad essere prese di mira sono cinque abitazioni di via Guasto, a Consiglio di Rumo, la strada che costeggia la sponda destra del torrente Liro. Gli episodi risalgono all’altra notte e il bottino, com’era lecito attendersi, è assai misero: qualche suppellettile, zainetti, indumenti. Gli autori dei colpi sanno benissimo che ormai più nessuno tiene denaro contante tra le mura domestiche, eppure non esistano a violare le proprietà altrui rischiando di essere visti.

Anche perché alcune delle abitazioni “visitate” in piena notte erano abitate e in un caso, udito un rumore, una signora si è alzata e si è trovata davanti uno dei malviventi, che per fortuna si è dato alla fuga.

«Nel complesso hanno potuto portar via ben poco – riferisce uno dei derubati, Alberto Mancini, che risiede a Livo ma possiede una seconda casa in via Guasto – ma è davvero inquietante, soprattutto per chi si trovava dentro casa. Un inquilino si è trovato faccia a faccia con uno dei ladri e non è affatto facile, poi, riuscire a dormire ancora di notte. Anche svegliarsi e trovare i locali sottosopra non è affatto piacevole».

«I ladri sono entrati in tutti i locali, anche in lavanderia, rovistando persino in armadi e comò dove c’erano solo vecchi indumenti e cianfrusaglie»

«Nell’abitazione che era di mia madre – prosegue Mancini – i ladri sono entrati in tutti i locali, anche in lavanderia, mettendo tutto a soqquadro e rovistando persino in armadi e comò dove c’erano solo vecchi indumenti e cianfrusaglie. Frugano dappertutto, ben sapendo che difficilmente troveranno qualcosa di prezioso».

Nelle settimane scorse i malintenzionati avevano agito a Livo, Peglio, Dosso del Liro e Gravedona; nei giorni scorsi a Dongo e ancora a Gravedona, in via Laricola. Le modalità sono sempre le stesse: nessuno scrupolo a violare la proprietà altrui, vuota o abitata, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Spesso si registrano tentativi di furto, in altre occasioni i ladri riescono ad agire indisturbati, ma i bottini, come detto, raramente sono sostanziosi.

Sembra insomma che gli ignoti autori si accontentino di poco o pochissimo, incuranti dei rischi che corrono e dello spavento procurato a chi se li ritrova in casa. La fase della pandemia aveva decisamente frenato un fenomeno già diffuso negli anni addietro, con furti che avvenivano a ondate in vari paesi del territorio.

I precedenti

Gli ultimi episodi si erano registrati la notte di Capodanno del 2020 a Cerviano, frazione di Gravedona ed Uniti, quando gli autori avevano visitato quattro immobili, due abitati, portandosi via un po’ d’oro, soprammobili e qualche quadro. E ora, a quanto pare, il fenomeno è tornato di moda. La facilità con cui si introducono nelle case altrui, smontando anche i cilindri delle serrature come se si trattasse di girare la chiave, fa pensare a professionisti del settore; per contro, gli esigui bottini sembrano un paradosso. «Fate attenzione e tenete gli occhi aperti – così conclude Mancini rivolgendosi agli altolariani – perché la situazione è sempre più a rischio».

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