
Cronaca / Lago e valli
Martedì 07 Ottobre 2025
Finto militare, truffa vera: via 10mila euro dal conto corrente
Centro Valle Intelvi, vittima una donna di 64 anni. Partita la denuncia
Centro Valle Intelvi
Ancora una truffa nel territorio della provincia di Como, con modalità già note per precedenti colpi andati a segno in modo molto simile.
Questa volta, la vittima è stata una donna di Centro Valle Intelvi, 64 anni, che ha visto scomparire dal proprio conto corrente una cifra di poco inferiore ai 10 mila euro dopo essere stata contattata da un finto carabiniere al lavoro – stando a quanto aveva comunicato alla vittima – alla caserma di Como.
Le modalità di questa truffa ricalcano come detto sentieri già noti.
Il finto militare, o comunque appartenente alle forze di polizia, chiama la vittima individuata per segnalare anomalie nel conto corrente, su cui sono in corso indagini.
La vittima viene a questo punto convinta a spostare, sempre per motivi di sicurezza, i proprio risparmi su un altro conto corrente, questa volta – a dire dell’interlocutore – più «sicuro». Ovviamente, il conto in questione non è altro che un punto in cui i soldi vengono fatti convergere e poi sparire in pochi attimi chiudendo il cerchio del raggiro.
Proprio quello che è accaduto a Centro Valle Intelvi nella giornata del 2 di ottobre quando la truffa in questione è stata portata a termine. La vittima infatti ha poi effettuato il bonifico istantaneo che era stato richiesto, per una cifra che è stata quantificata in 9.970 euro.
La signora raggirata, pensionata, si è poi presentata alla stazione dei carabinieri del posto per denunciare l’accaduto e dare il via in questo modo alle indagini. Le attività di riscontro dei militari della valle sono in corso.
La telefonata – da quanto è stato possibile ricostruire – sarebbe giunta da un telefono mobile su cui sono in corso verifiche. L’uomo al telefono, come detto, si era presentato come un carabiniere in servizio alla Caserma di Como, questo nel tentativo – poi riuscito – di infondere sicurezza nella vittima, tranquillizzata dal fatto di trovare al telefono con un uomo delle forze di polizia che la voleva aiutare. Così però non era.
Le indagini sono in corso anche per attribuire la proprietà del conto corrente su cui i soldi sono stati fatti confluire prima di sparire.
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