Giro d’Italia, la proposta dopo la beffa
«Una tappa con finale a Plesio»

Spaggiari, sindaco di Menaggio, lancia la volata: «L’arrivo a Sant’Amate»

«Per compensare la figuraccia di venerdì 23 ottobre, con i corridori del Giro d’Italia che hanno attraversato i nostri Comuni in pullman, c’è una sola opzione: prevedere un arrivo di tappa sul lago, anzi in un punto particolarmente suggestivo sopra il lago: la zona è quella della chiesetta di Sant’Amate (nel Comune di Plesio), con un arrivo dopo 14 chilometri di salita, 1400 metri di dislivello e una pendenza media del 10%. Sognare non costa nulla». Da buon calciatore, prim’ancora che da sindaco, Michele Spaggiari gioca d’anticipo, chiedendo a Rcs Sport di non cancellare con un colpo di spugna «la figuraccia rimediata venerdì dalla carovana del Giro d’Italia».

«Una volata non rappresenta un qualcosa di attrattivo. Non vedo poi grandi spazi - sottolinea Spaggiari - A Sant’Amate si troverebbe il giusto connubio tra la bellezza di un paesaggio che spazia, come vista, dal lago di Lugano alla Valtellina e un tracciato in cui le qualità tecniche potrebbero davvero farla da padrone. Sono sicuro che una tappa con arrivo in quota di questo tipo diventerebbe un qualcosa di unico. Certo ci sarà da lavorare, perché l’ultimo pezzo prima dell’ipotetico arrivo andrebbe sistemato come avvenuto anni fa per il passaggio del Giro dal Colle delle Finestre». Nel frattempo, ha fatto anche il giro dei social (tanto per rimanere in tema) la foto pubblicata da “La Provincia”, in cui il sindaco di Argegno, Anna Dotti, fa il pollice verso sotto la pioggia ai pullman dei corridori che transitano davanti ai bar. «C’è grande delusione, ma anche la consapevolezza che il lago ha dato il meglio di sé per accogliere il Giro d’Italia. Di sicuro, ritengo che chi di dovere dovrà dar conto di questa figuraccia. Faremo sentire la nostra voce. Certe cose non si dimenticano», fa notare il primo cittadino.

(Marco Palumbo)

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