Gravedona motors meeting: un evento per veri intenditori

Manifestazione Numeri notevoli per il raduno di mezzi, con ben 550 iscritti e migliaia di spettatori

In Alto Lario è nato un nuovo evento da grandi numeri. E’ il “Gravedona motors meeting”, raduno di veicoli sportivi di vario genere che quest’anno ha fatto registrare ben 550 partecipanti. Numeri che nemmeno i più rinomati raduni motoristici riescono a vantare.

Ancor più sorprendente è che una simile iniziativa sia nata dall’idea e dall’impegno di due giovani, Eleonora Poncia e Luigi Artaria, per ricordare la sorella di lei, Jessica, giovane mamma strappata alla vita da una brutta malattia a soli 29 anni. C’è un bel gruppetto di amici fidati che dà loro una mano, ma gestire una manifestazione di tale proporzioni e in continua espansione sta diventando un’impresa proibitiva: «C’è soprattutto il discorso della sicurezza – affermano i due giovani – . Non è pensabile, di fronte ai numeri di quest’anno, con migliaia di spettatori, pensare di poterlo gestire con un gruppetto di volontari che finora, peraltro, ha fatto i miracoli. Siamo partiti in maniera spontanea per fare qualcosa in memoria di Jessica, che era un’appassionata di motori, e mai avremmo pensato di raggiungere risultati del genere». A Gravedona, come detto, c’è un appuntamento di grande richiamo in più, che si accoda alla Festa del lago del 14 agosto e alla Marafibrositona e gli organizzatori hanno bisogno di un sostegno importante per portarlo avanti: «Dovremo parlare con gli amministratori comunali – dicono ancora Eleonora e Luigi – . Se condividono il senso dell’iniziativa e ne riconoscono il ruolo di manifestazione trainante, chiederemo un aiuto».

Il gruppo che ha collaborato per la buona riuscita dell’evento si è ritrovato per fare il punto della situazione e devolvere le offerte liberamente lasciate dagli spettatori, 3.300 euro, all’associazione Also (Associazione lariana sostegno oncologico), impegnata ad alleviare le sofferenze e i disagi dei pazienti oncologici e dei loro famigliari. Era presente anche Alberto Fumagalli, oncologo dell’ospedale di Gravedona: «Il dottor Fumagalli ha curato mia sorella con una professionalità e un’umanità incredibili – dice Eleonora – e noi vorremmo tanto continuare a fare la nostra parte».

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