I Comuni alla ricerca di 420mila euro per salvare la sede della Croce Rossa

Il caso Oggi a San Fedele la decisione dei sindaci sulla parte di mutuo ancora da pagare. La crisi della sede di Como ha coinvolto anche la delegazione intelvese che conta 70 volontari

Al capezzale della Croce Rossa nel tentativo di salvare il salvabile. Ovvero la sede di San Fedele e la preziosa attività delle persone che in tutti questi anni si sono spese nell’attività di emergenza e assistenza socio sanitaria. Oggi pomeriggio in municipio a San Fedele Intelvi l’incontro tra i sindaci del territorio per discutere sulla grave situazione debitoria in cui versa la Croce Rossa di Como e nella quale è coinvolta la sede della Valle d’Intelvi .

Il problema -come noto ai lettori de La Provincia - riguarda il pagamento delle rate residue del mutuo acceso per la costruzione della sede che, secondo i dati in possesso degli amministratori comunali, ammontano a 420mila euro.

L’ipotesi dell’affitto

I Comuni dovrebbero onorare il debito attraverso l’accensione di un mutuo in capo direttamente agli stessi enti pubblici con un riparto da concordare.

Se i sindaci non trovassero l’accordo è molto probabile che l’edificio oggi sede della Cri in caso d’insolvenza finisca all’asta, con gli addetti costretti a cercare una sede in affitto sul territorio o trovare altra soluzione alternativa, sempre con l’aiuto dei Comuni. Resta il fatto che i problemi finanziari dalla sede di Como si sono riversati inevitabilmente anche sul presidio della Valle d’Intelvi. Per questo in passato era stata ipotizzata una operazione di salvezza che permettesse di “staccare” la delegazione di San Fedele da Como con il passaggio dell’edificio ai Comuni.

Tutti si aspettano una fumata bianca dall’incontro di domani. Un presidio che svolge un servizio sanitario d’emergenza e d’urgenza vitale per tutto il territorio che comprende anche diversi comuni sulle sponde del centro lago di Como a ridosso della statale Regina. E si sa nessuno vuole perdere questo servizio ma a condizioni eque, ragionevoli, condivise.

Inaugurata nel 2017

La nuova sede di San Fedele è operativa dal novembre del 2017, inaugurata in pompa magna con la presenza di politici , autorità, amministratori locali e vertici dell’ente. In precedenza la Cri era ubicata fin dalla nascita del comitato a Villa Somaini sempre a San Fedele.

Nella vicenda c’è di mezzo anche il contenzioso del campo sportivo polivalente che doveva essere realizzato nell’area vicina all’edificio ma che non è stato più costruito e a questo punto ormai destinato a diventare lettera morta. La Croce Rossa oltre alla situazione debitoria, avrebbe dunque violato gli accordi contenuti in un’apposita convenzione stipulata con l’ex Comune di San Fedele secondo la quale avrebbe dovuto realizzare il campetto sportivo polivalente.

La prima pietra venne posata nel 2015 e l’edificio, costato poco più di 800 mila euro (oggi il valore è prossimo ai 700mila euro), venne ultimato in due anni. Si tratta di un grosso e moderno complesso edilizio che si estende su 700 metri di costruzione che ospita oltre 70 volontari e 7 dipendenti. Un presidio molto attivo , con un flusso notevole di interventi sia d’emergenza che di trasporto secondario che aumenta sensibilmente durante la stagione estiva per la numerosa presenza di turisti e villeggianti.

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