Fumata bianca per la Croce Rossa di San Fedele: i Comuni pagheranno il mutuo

Sanità La cifra da versare per sanare i debiti è di 480mila euro. Centro Valle sarà capofila. Attesa anche l’adesione di Argegno. Il sindaco Pozzi: «C’è bisogno dell’apporto di tutti»

C’è l’accordo unanime di tutti i Comuni della Valle d’Intelvi per rilevare l’immobile sede della Croce Rossa di San Fedele, Centro Valle. A confermarlo il sindaco Mario Pozzi dopo la riunione di lunedì pomeriggio con i sindaci del territorio.

Al vertice hanno preso parte, oltre il Comune di Centro Valle quale comune capofila, anche Alta Valle Intelvi, Schignano, Cerano, Dizzasco, Laino, Ponna, Blessagno e Pigra. Non entra a far parte della cordata il comune di Claino con Osteno poiché è servito dalla Croce Azzurra di Porlezza. Per il comune di Argegno invece, non presente alla riunione, si dovrà aspettare l’adesione ufficiale.

La gestione

«Cercheremo di coinvolgere anche Argegno - spiega Pozzi- C’è bisogno dell’apporto di tutti per far fronte a questa grave situazione debitoria in cui versa la Croce Rossa di Como e nella quale è coinvolta la sede della Valle d’Intelvi. Siamo disposti ad accollarci il pagamento delle rate residuo del mutuo edilizio che secondo gli ultimi calcoli ammonterebbe a 480 mila euro. La sede verrà ritirata dai comuni e gestita congiuntamente così come avviene adesso con l’edificio della scuola media. Per pagare le rate dovremo accendere a nostra volta a un mutuo. Sarà il comune di Centro Valle a farlo. Al pagamento – aggiunge- concorreranno tutti i comuni attraverso un accordo di programma con un piano di riparto in base agli abitanti residenti per ogni singolo comune. Attendiamo ora la risposta ufficiale da parte della sede della Croce Rossa di Como per poi iniziare l’iter burocratico che speriamo possa concludersi entro la fine dell’anno».

«Da stabilire - conclude Pozzi- anche se il comitato della Valle d’Intelvi diventerà sede autonoma e non più dipendente da Como. Dovremo anche concordare le modalità di concessione della sede alla delegazione».

Una riposta concreta che soddisfa un intero territorio, quella arrivata da San Fedele, poiché sarebbe scontato che l’immobile - in caso d’insolvenza - andrebbe all’asta e i volontari sarebbero costretti a cercare una sede in affitto. Un presidio quello della Valle d’Intelvi che funziona dalla fine degli anni settanta e che svolge un servizio sanitario d’emergenza e d’urgenza vitale per tutto il territorio, che comprende anche diversi comuni sulle sponde del centro lago di Como a ridosso della statale Regina.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Comunità Montana Lario Intelvese e sindaco di Schignano Ferruccio Rigola: «Non intravedo altre soluzioni. Il distaccamento di San Fedele va salvato. Nessuno di noi si è tirato indietro consapevoli del fatto del ruolo e l’importanza della sede».

Il contenzioso

Operativa dal novembre del 2017, la Cri prima era ubicata presso Villa Somaini. Con questo accordo verrà risolto automaticamente anche il contenzioso del campo sportivo polivalente che doveva essere realizzato nell’area sovrastante la struttura e non è stato più costruito, secondo gli accordi contenuti in un’apposita convenzione stipulata con l’ex comune di San Fedele: a fronte della concessione gratuita per 99 anni del terreno dove è sorta la sede, l’ente avrebbe dovuto realizzare il campetto sportivo polivalente.

La prima pietra venne posata nel 2015 e l’edificio, costato poco più di 800 mila euro, venne ultimato in due anni. Si tratta di un complesso edilizio completamente arredato che si estende su 700 metri e che ospita oltre 70 volontari e 7 dipendenti. Un presidio molto attivo, con un flusso notevole di interventi sia d’emergenza che fanno capo ad Areu che di trasporto secondario che aumenta sensibilmente durante la stagione estiva per la presenza dei turisti.

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