Il presidente della Regione: «Sul Patria decide Roma, noi avremmo già risolto»

La vicenda Chiamata in causa anche la Regione sulla tormentata vicenda dello storico piroscafo.

Anche la giunta di Regione Lombardia entra ufficialmente nella vicenda legata al destino del piroscafo “Patria”, sul cui futuro pende la spada di Damocle del “no” della Navigazione alla concessione del cantiere (per i lavori di cui il piroscafo necessita dopo questo lungo periodo di fermo) e dei pontili.

La lettera

Palazzo Lombardia è stato chiamato in causa da una missiva spedita dal presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca (il “Patria” è di proprietà di Villa Saporiti), con tanto di richiesta di «deroga alle concessioni», considerato che il pontile di Villa Olmo non è ad uso esclusivo della Navigazione, ma che l’ente governativo vuole in qualche modo “sfrattare”. Ieri, a margine della visita al cantiere di Colonno della variante della Tremezzina, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana a “La Provincia” ha confermato che «la lettera ricevuta dall’Amministrazione provinciale è stata trasmessa alla Direzione generale che fa capo all’assessore Claudia Terzi allo scopo di valutarla attentamente, in primis dal punto di vista tecnico». «È un primo passo», ha fatto notare il Governatore lombardo, che non ha mancato di togliersi qualche “sassolino” nel nome di quell’autonomia che Palazzo Lombardia insegue dal referendum del 2017. «Se potessimo decidere noi e gestire noi questa situazione, le risposte richieste sarebbero più celeri e sicuramente più attinenti alle legittime esigenze del territorio. Dovendo transitare da Roma è chiaro che la vicenda diventa molto più complessa», le parole di Attilio Fontana. Poi la promessa: «Faremo di tutto affinché il Governo sia parte attiva per arrivare ad autorizzare questa richiesta. Al momento, non possiamo spingerci oltre. È chiaro che con l’autonomia dalla nostra, le cose avrebbero preso un’altra piega». Il “Patria” è e resta un bene prezioso per il territorio non solo comasco, ma lombardo, fattore questo evidenziato da Attilio Fontana prima di lasciare Colonno diretto al Museo della Barca Lariana di Pianello del Lario che (per rimanere in tema) custodisce un patrimonio unico al mondo.

Gli attracchi

Sulla vicenda è intervenuto anche il sottosegretario regionale Fabrizio Turba, che ha (ri)acceso i riflettori sul tema degli attracchi perché »la manutenzione va di pari passo con l’assicurare al “Patria” la possibilità di attraccare. Con queste dinamiche turistiche, l’utilizzo esclusivo degli attracchi non ha più ragione di esistere». Nei giorni scorsi era stato il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi ad intervenire attaccando frontalmente, parlando di «toni inaccettabili» e definendola «rigida e ingessata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA