Il raid notturno tra Ossuccio e Lenno: denunciati i primi due giovani della gang. Ma si cercano ancora cinque complici

Tremezzina Le indagini dei Carabinieri. Sono diciottenni con domicilio nel Porlezzese e a Como. Nei loro confronti le accuse di rapina, lesioni e danneggiamento

In meno di cinque giorni è arrivata la ferma risposta dei carabinieri di Tremezzina, sotto l’egida della Compagnia di Menaggio, al raid che sabato notte dalle 2 a dopo le 6 ha seminato danni e paura tra Ossuccio e Lenno (con un’appendice anche a Tremezzo).

E questo perché, nonostante il fitto riserbo che ancora accompagna la vicenda, sul registro degli indagati sarebbero finiti due diciottenni, uno del Porlezzese e uno domiciliato a Como, riconosciuti come parte attiva del gruppo di sette giovani che ha dapprima distrutto il bar allestito dalla Pro Loco di Ossuccio per il riuscitissimo “Schiuma Party”, poi malmenato e derubato un ventisettenne Montenegrino, di ritorno da un party nuziale a Villa Balbiano.

I giovani sono già indagati per rapina

I due giovani - (pare) già noti alle forze dell’ordine e finiti già da domenica mattina al centro del tam tam spontaneo tra molti giovani della zona - risulterebbero indagati per rapina in concorso, lesioni e danneggiamento. Determinante - questo un punto fermo della vicenda - oltre all’attività investigativa svolta dai carabinieri di Tremezzina anche l’ausilio delle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale nonché di una dimora privata. Importante anche il racconto di alcuni testimoni, che hanno permesso ai carabinieri della Compagnia di Menaggio con il maggiore Davide Leo e di Tremezzina con il maresciallo Paolo Lo Giudice di ricostruire nel dettaglio l’accaduto.

La videosorveglianza

Grazie a questi fotogrammi è stato possibile riavvolgere il nastro dell’aggressione al ventisettenne montenegrino, che contrariamente a quanto ricostruito “a caldo” - e cioè dopo che il giovane è stato dimesso dall’ospedale di Gravedona nel primo pomeriggio di domenica a seguito di una profonda ferita lacero-contusa alla testa - non è avvenuta lungo via Vaccani in zona Mulino (a Ossuccio) bensì a Campo di Lenno. Lì il ragazzo - in stato di alterazione dopo la festa di matrimonio (pare fosse il testimone dello sposo) - è stato colpito con un oggetto appuntino, quasi sicuramente un grosso sasso e derubato dell’i-phone, delle chiavi dell’auto (una “Mercedes”, rimasta poi parcheggiata in zona Mulino) e soprattutto di un “Rolex” da 30 mila euro.

La somma sottratta

Secondo il suo racconto, in tasca aveva una somma di denaro in contanti, anch’essa “prelevata” con forza.

Somma compresa tra i 500 ed i 1000 euro. Le indagini non si fermano qui. L’obiettivo è ora dare un volto a tutti e sette i componenti di questo gruppo che non ha fatto nulla per nascondersi, anzi ha persino utilizzato una cassa musicale con collegamento wi-fi per ascoltare musica in zona Sant’Agata ad Ossuccio nel cuore della notte. Giovani che poi hanno percorso le vie della località Sant’Andrea a Lenno brandendo un remo (prelevato da un’imbarcazione da diporto) e un paletto di un parcheggio privato.

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