Insegue la ex nel vialetto di casa, poi la picchia davanti al figlio

Il caso Arrestato dai carabinieri per lesioni e stalking un uomo di 53 anni residente in alto lago

La relazione sentimentale tra una donna e un uomo dell’alto lago, che proseguiva da 23 anni e che aveva avuto anche un doppio splendido frutto (due figli, uno già maggiorenne e l’altro di 14 anni) si era interrotta dopo la scoperta, da parte della donna, di un tradimento del compagno. Era il 2017. La separazione della coppia non aveva però avuto contraccolpi e i rapporti erano proseguiti in modo sereno. Almeno fino a quanto l’uomo, un cinquantatreenne pure lui dell’alto lago di cui non forniamo ulteriori dati a tutela della vittima e del figlio minore, non aveva scoperto che la ex compagna aveva iniziato da mesi un’altra storia d’amore.

Era stato quello l’incipit di una escalation di fatti di violenza culminati in una brutale aggressione datata 3 settembre 2022 che ha portato alla richiesta di una ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita in queste ore dai carabinieri della compagnia di Menaggio.

L’uomo è finito al Bassone e nelle prossime ore verrà sentito dal giudice delle indagini preliminari che ne ha firmato la misura restrittiva, ovvero il gip Carlo Cecchetti. La richiesta del carcere era invece stata avanzata dal pubblico ministero Antonia Pavan.

Come detto, l’episodio culminante di una progressione di comportamenti oltre il limite, è avvenuto solo pochi giorni fa, il 3 settembre. Il compagno geloso, in quella occasione, aveva sfondato la porta di ingresso della casa della donna. Quest’ultima, spaventata, era scappata lungo un vialetto pedonale con il figlio più piccolo, di 14 anni. Era però stata raggiunta, fatta cadere a terra e presa a calci. Il figlio aveva cercato di chiamare i carabinieri con il cellulare che gli era stato sottratto e scagliato contro il muro. La vittima era poi stata ritrascinata in casa per i capelli. Medicata al pronto soccorso in stato confusionale, era stata dimessa con una prognosi di 10 giorni.

La vittima solo tre giorni prima, il 31 agosto, era stata fatta inginocchiare sempre davanti ai figli per recitare una sorta di preghiera con la promessa di non denunciare mai quanto avveniva ai carabinieri. Gli stessi che invece, nelle scorse ore, hanno suonato al campanello di casa del cinquantatreenne violento, notificandogli l’ordinanza di custodia cautelare per poi invitarlo a prendere le sue cose per accompagnarlo in una cella del Bassone.

Tra le ipotesi di reato formalizzate dalla procura di Como, oltre allo stalking, ci sono anche la violazione di domicilio, le lesioni e la violenza privata. Le indagini sono state seguite dai carabinieri della stazione di Dongo.

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