La banda dei ladri non si ferma: ancora tre furti tentati a Mezzegra

Tremezzina: si moltiplicano le segnalazioni ai carabinieri: il sospetto di una gang specializzata. In un caso i malviventi costretti a fuggire per una vicina

Tremezzina

«Ladri in via Giulio Quaglio, zona Brentano». Non si ferma l’ondata di furti o come in questo caso tentati furti che dal pomeriggio del 29 ottobre sta interessando Mezzegra. E così dopo le tre razzie raccontate ieri dal nostro giornale, si contano altri tre episodi. Uno di questi è stato raccontato via social in presa diretta venerdì sera.

In azione come negli altri casi due persone, che hanno tentato di introdursi in un’abitazione - i proprietari in quel momento erano fuori casa - facendosi largo addirittura attraverso la porta d’ingresso. Fortuna vuole che una vicina abbia udito i colpi, lanciando l’allarme. Avrebbe visto due persone allontanarsi nel buio, sicuramente disturbati dalla sua presenza. Sul posto si sono poi recati i carabinieri di Tremezzina per i rilievi del caso.

A questi episodi - quattro quelli accertati - se ne aggiungono altri due, rubricati alla voce tentato furto. “La Provincia” ha chiesto al proprietario di una delle abitazioni, un’elegante dimora ubicata un centinaio di metri sopra la statale Regina. «La compagna di mio figlio ha notato una persona che girava in giardino. Quando è stata notata questa persona o forse erano più di una si sono nascoste - il suo racconto -. Alla fine si sono allontanate. Siamo preoccupati e non potrebbe essere altrimenti». Le indagini dei carabinieri di Tremezzina, sotto l’egida della Compagnia di Menaggio, passano anzitutto dalle immagini selezionate grazie alla presenza di telecamere private e del sistema di videosorveglianza comunale, con la speranza che tutti gli “occhi elettronici” pubblici siano perfettamente efficienti.

Ieri mattina anche il sindaco Mauro Guerra ha voluto sincerarsi di persona rispetto a quanto sta accadendo a Mezzegra. Si tratta di una banda organizzata che viaggia su un’auto di grossa cilindrata. Sono persone che sanno il fatto loro. Dunque è opportuno evitare azioni o gesti che potrebbero risultare controproducenti o pericolosi. Il consiglio resta sempre quello di allertare senza indugio i carabinieri componendo il “112”. Altrettanto importante segnalare tempestivamente eventuali presenze sospette.

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