La droga nello studio e la mancata iscrizione all’ordine dei professionisti: il fisioterapista patteggia due anni e una multa

Carlazzo La decisione riguarda anche l’esercizio abusivo della professione. Hashish, eroina e cocaina nello studio dell’uomo residente a Tremezzina

Ha scelto la via del patteggiamento della pena nei limiti della sospensione condizionale.

Un accordo, in due anni con cinquemila euro di multa, che dovrà essere ratificato dal giudice delle indagini preliminari Walter Lietti ma che ha già trovato l’avallo del pubblico ministero Giuseppe Rose che lo stava indagando per reati in tema di stupefacenti ed anche per l’esercizio abusivo della professione di fisioterapista.

Si avvia alla conclusione la vicenda che aveva coinvolto Filippo Pizzica, 51 anni, nato in Svizzera (dove aveva ancora uno studio, oltre che a Carlazzo) e residente a Tremezzina.

Ottobre 2022

Il blitz era stato condotto dai militari delle fiamme gialle nella giornata del 20 ottobre 2022. Nello studio di Carlazzo erano stati trovati 21 grammi di hashish, 73 grammi di cocaina, 7 ulteriori dosi sempre di cocaina e due bilancini di precisione.

L’uomo era stato iscritto sul registro degli indagati anche perché sospettato di praticare senza autorizzazioni l’attività di fisioterapista. Infatti, Pizzica non era risultato iscritto all’ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione delle province di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, e non risultava iscritto nemmeno ad altri Ordini di altre parti d’Italia.

Laureato in Svizzera

Tuttavia, aveva fatto notare il suo avvocato Massimo Di Marco in fase di indagine, era comunque laureato in fisioterapia in una università svizzera del Canton Grigioni, anche se non aveva mai ottenuto l’abilitazione per praticare nella Penisola.

Lo stupefacente era inoltre per uso personale, aveva sostenuto il sospettato nell’interrogatorio di fronte al Gip, anche se aveva ammesso di aver ceduto alcune dosi ad alcuni clienti dello studio.

L’operazione della finanza era iniziata come una attività di controllo dell’attività professionale del cinquantunenne. L’epilogo era stato però clamoroso, con il professionista portato al Bassone dopo che nello studio professionale erano saltati fuori diversi grammi di droghe di svariato tipo.

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