La morte improvvisa della farmacista e lo sgomento a Bellagio: il primo massaggio cardiaco da un turista di passaggio

La tragedia Il racconto dei drammatici soccorsi a Evangelia Stavrianakou davanti al marito. Il diverbio con un cliente prima del malore fatale nel borgo di Bellagio. Il dolore dei colleghi chiusi nel silenzio

In poco più di due minuti i sanitari stavano già intervenendo con il defibrillatore per cercare di salvare Evangelia Stavrianakou, la farmacista di 35 anni di Bellagio colta da arresto cardiaco domenica pomeriggio.

Sul posto sono corsi i sanitari dell’ambulanza del lago presente da questa estate in paese con il personale dell’Ocsa di Lecco dotato di defibrillatore, ma un uomo stava già praticando il massaggio cardiaco. È quindi arrivata anche l’autoinfermieristica, i volontari del soccorso e il personale dell’elisoccorso.

Difficilmente, dicono gli stessi sanitari, si sarebbe potuto fare di più per cercare di salvare la vita alla donna, deceduta poi all’ospedale Manzoni di Lecco.

Poca voglia di parlare

C’è molto sgomento in paese per quanto successo nella giornata di domenica alla giovane farmacista impiegata nella struttura presente in borgo.

Nonostante fosse solo da pochi mesi a Bellagio, la donna era conosciuta e apprezzata: era stata lei a trovare il lavoro nella “Perla del Lario” dalla Grecia e sempre lei aveva poi informato anche il marito. Erano quindi arrivati in Italia stabilendosi a Lezzeno per lavorare appunto a Bellagio in farmacia. Erano davvero una bella coppia, tutti li ricordano camminare mano nella mano in borgo.

Durante i concitati momenti seguenti all’arresto cardiaco, il marito era presente e ha anche raccontato di un malore precedente. Ieri, comunque, a Bellagio non c’era tantissima voglia di tornare su un episodio tanto tragico.

Come abbiamo scritto su queste pagine, attorno alle 15,30 di domenica pomeriggio in via Teresio Olivelli, ex via Roma, ci sarebbe stato un alterco tra la farmacista e un cliente: la donna di 35 anni di origine greca è uscita per cercare di avvertire i carabinieri di quanto accaduto e si è rivolta al vicino negozio di Pierangelo Masciadri noto stilista bellagino: ha chiesto di chiamare i carabinieri e poi si è accasciata al suolo, come racconta lo stesso Masciadri: «Proprio all’entrata del negozio ha avuto il malore, la mia commessa l’ha subito presa e adagiata a terra mentre io sono uscito per chiamare i soccorsi, arrivati velocemente. È accaduto tutto  in pochi minuti: voleva chiamassi i carabinieri».

La farmacia ieri era aperta, come ogni giorno un bel via vai all’interno della struttura con presenti tre impiegati: sentiti nella mattinata di ieri esprimevano la loro vicinanza alla famiglia della collega, ma non volevano dire altro su quanto accaduto per direttive ricevute.

Le testimonianze

Il titolare del vicino Ristorante Seta Mauro Botta si è immediatamente mosso domenica in soccorso della donna con parte del suo personale: «Noi abbiamo il ristorante poco sopra la farmacia e siamo arrivati subito sul posto, ma devo dire che chi stava intervenendo ha fatto davvero un grande lavoro: sia Masciadri che la sua impiegata si sono subito dati da fare per avvertire i soccorsi arrivati molto velocemente. Onestamente abbiamo sperato l’avessero ripresa, la conoscevamo bene perché era nostra cliente e noi spesso andavamo in farmacia. Si sono comportati tutti davvero bene per cercare di salvarla».

Il sindaco di Lezzeno Maurizio Boleso in questo momento è vicino alla famiglia della giovane donna di origine greca.

«Non la conoscevo personalmente, ma so che viveva a Lezzeno e me ne hanno parlato solo positivamente, da parte mia e dell’amministrazione comunale le più sentite condoglianze alla famiglia a cui siamo vicini in questo difficile momento».

Il primo massaggio cardiaco

«Noi siamo intervenuti in massimo un paio di minuti, ci trovavamo in piazza con l’idroambulanza e siamo stati immediatamente avvertiti dalle persone che sapevano del nostro servizio. Siamo corsi sul posto portando anche il defibrillatore in dotazione dell’idroambulanza e abbiamo continuato il massaggio cardiaco iniziato da un turista straniero di passaggio» racconta Alberto Guglielmo, responsabile della squadra Opsa di Lecco che si occupa dell’ambulanza del Lago.

Racconta ancora: «Una persona è venuta a chiamarci parlando appunto di questo arresto cardiaco. Arrivati sul posto, un passante stava già praticando il massaggio cardiaco e noi ci siamo sostituiti a lui, contestualmente avevano già allertato anche la centrale del 118 e in poco tempo sono arrivati i Volontari del Soccorso di Bellagio, l’automedica e l’elisoccorso. Sappiamo che la donna non ce l’ha fatta, onestamente posso dire che ce l’abbiamo messa davvero tutta. Due minuti dopo l’arresto cardiaco, siamo intervenuti e abbiamo portato anche il defibrillatore che era presente sull’idroambulanza, poi in realtà è stato usato quello portato da altri soccorritori. Quanto accaduto ci ha lasciato sgomenti, c’è sempre la speranza di riuscire a fare la differenza ed è in queste occasioni in cui si riesce a essere presenti in breve tempo che si ha la possibilità di salvare delle vite».

Peraltro domenica era l’ultimo giorno dell’ambulanza del Lago presente a Bellagio, un’ambulanza che ha operato bene intervenendo su più incidenti: «Anche ieri ci hanno attivato per un annegamento a Bellano poi rientrato, ma nei mesi siamo intervenuti in 20 minuti a Como, Lecco e Domaso, logisticamente avere un’idroambulanza a Bellagio è sicuramente importante. Tutti ci hanno accolti a braccia aperte, compresi i volontari del Soccorso, per il prossimo anno vogliamo ripetere il servizio e magari ampliarlo di qualche mese: quest’anno era in via sperimentale».

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