La parrocchia di Lanzo compie 550 anni e prepara un calendario per festeggiare

Alta Valle Intelvi Il 31 marzo 1474 l’atto di costituzione da parte del vescovo Branda Castiglioni. La ricerca storica condotta da Costantino Canevali sulla trasformazione della chiesa di San Siro

Domenica 31 marzo 2024, solennità del giorno di Pasqua la comunità di Lanzo d’Intelvi ha ricordato i 550° anniversario della costituzione in Parrocchia della Chiesa di San Siro .

La primitiva cappella romanica – posta in località Castello - subì notevoli rimaneggiamenti con la costruzione dell’abside poligonale nel 1400, oggi l’unica testimonianza architettonica della chiesa trecentesca, mentre il campanile è stato sicuramente innalzato verso l’anno 1000 sulle mura di una più antica torre facente parte delle fortificazioni locali, come farebbe ritenere la presenza di grossi blocchi di pietra del suo basamento.

La storia

Il 31 marzo 1474 il vescovo di Como Branda Castiglioni firma l’atto di costituzione in parrocchia della chiesa di San Siro e della sua separazione dalla chiesa Plebana e Matrice di S. Stefano a Montronio di Castiglione. Le ricerche sono state condotte da Costantino Canevali . Durante il corrente anno sarà diramato un calendario con i vari festeggiamenti. Tale separazione fu ottenuta dopo una supplica dei cittadini lanzesi al Vescovo di Como dove si esponevano le varie necessità della comunità (composta allora da 314 anime). Avendo il Vescovo prese tutte le informazioni necessarie, esaminato le congrue ricevute, e trovato che la supplica degli abitanti di Lanzo rispondeva a verità e che «i supplicanti erano gente onesta e religiosa deliberò che la Chiesa di S.Siro di Lanzo venisse separata, liberata e smembrata ora ed in futuro e con il suo territorio medesimo, con tutti i suoi abitanti presenti e futuri per quel che si riferisce alla cura delle anime dalla Chiesa Plebana di S. Stefano Collegiata della Valle e Pieve d’Intelvi con tutti i suoi diritti parrocchiali ed in perpetuo».

«La chiesa - testimonia Canevali - subì nel XVI secolo ampi rimaneggiamenti ed ampliamenti; tra i quali ricordiamo che fino al 1650 al presbiterio si poteva accedere anche da una porta laterale sulla sinistra del campanile: la presenza della porta è testimoniata dalle tracce dell’antico affresco raffigurante San Siro sul muro esterno di fianco al campanile e dalla brusca interruzione del motivo della cornice di pietra che chiude superiormente lo zoccolo dell’abside.Tra il 1834 ed il 1837 la navata venne allungata di altre due campate, con demolizione della allora facciata dipinta e soppressione del portico a tre arcate che precedeva l’ingresso principale; contestualmente fu eretto il portichetto laterale.

Significativi restauri ed importanti lavori di manutenzione furono effettuati nel 1934, ad inizio anni ‘60, fine anni ‘80 e nel 2015-2018».

Le opere

«Opere significative custodite nella chiesa sono una pila dell’acqua santa in marmo con figure e foglie d’acanto in bassorilievo, la vasca in serizzo del fonte battesimale sostenuta da una colonnina con la data del 1585 e in bel tabernacolo marmoreo murato del XIV che è decorato da figure anziché da motivi e simboli eucaristici. Molto bello il Paliotto in scagliola del Solari di Verna del secolo XVIII, presso l’altare della Madonna del Rosario con ampie volute di foglie d’acanto, uccelletti e piccoli steli di ramoscelli fioriti». « Ricordiamo infine che i Rettori/Parroci in questi 550 anni sono stati 30: il primo don Michele Silva (1474-1501) e l’attuale don Claudio Monti (dal 2022); citiamo anche altri tre parroci oggi viventi: don Antonio Fossati; don Enrico Molteni, don Remo Giorgetta».

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