La scomparsa del dottor Rottoli: si distinse come volontario nella lotta al Covid

Pianello del Lario Oggi il funerale in paese. Era stato titolare degli ambulatori anche di Cremia e Musso

Era originario della Val Brembana, ma da oltre quarant’anni abitava in Alto Lario e per tutti era il “doc”, medico scrupoloso e competente fino a una decina di anni fa, da sempre persona affabile, sensibile e garbata.

Oscar Rottoli, 73 anni, insomma, si era fatto davvero voler bene e la sua prematura scomparsa è stata sottolinea da tantissimi messaggi di affetto sui social. Era approdato sul Lario negli primi anni Ottanta da giovane medico, come titolare degli ambulatori medici di Cremia, Pianello del Lario e Musso, dove ha svolto poi la sua attività fino alla pensione.

I suoi numerosi pazienti ne ricordano la professionalità e le doti umane, con una parola in più mai di troppo che faceva la differenza per chi era alla prese con problemi di salute. Il mercoledì, suo giorno libero, si metteva alla guida e tornava a Bergamo a far visita alla madre, approfittando, nella stagione invernale, per farsi anche una sciata sulle sue montagne. Poi, maturata la pensione, aveva deciso di rimanere a vivere a Pianello, nel suo amato “castello di Mataross”, la tenuta che aveva realizzato alle Tre Terre.

Amava la natura e le escursioni, con le racchette o con le ciaspole in caso di neve. Toccante il messaggio rivoltogli dall’ex paziente e amico Gianni Bertera, di Musso: «Ricordo quando mi fosti vicino in un momento di difficoltà. Hai avuto sempre parole di coraggio, stima e conforto per chi ne aveva bisogno e infondere la speranza anche nella malattia é un pregio che non tutti possiedono. Sei stato il mio medico, ma anche un grande uomo e amico per tanti anni. Grande lavoro quello del medico di famiglia, fatto con passione, dedizione e servizio – aggiunge l’amico – Sempre col cappello in testa, i tuoi baffetti e quel sigaro in bocca, emulo del tuo mito Che Guevara. Appassionato di montagna come pochi, giravi fra i monti con la moto, la jeep, ma anche a piedi, fin sulle vette innevate. Eri il perfetto ritratto della salute».

Animato da buoni propositi, il dottor Rottoli nella difficile fase del Covid si era messo a disposizione per fare le vaccinazioni e si era speso in maniera disinteressata anche a Chiavenna senza risparmiarsi.

Proprio in quel periodo aveva accusato i primi disturbi, fino alla diagnosi di una brutta malattia. Ha lottato fino all’ultimo con grande dignità. «Medico con un gran cuore – è uno dei numerosi messaggi comparsi in suo ricordo, in questo caso sulla pagina facebook “Sei di Pianello se…” – Empatico e di una semplicità disarmante. Mancherà a tante, tante persone».

Un altro storico medico di base dell’Alto Lario, Alessandro Segantini, ricorda così il collega: «Rottoli, come tantissimi bergamaschi, era persona franca e schietta. Ai suoi pazienti ha lasciato la propria visione di una medicina fatta di relazioni autentiche, al di là dell’indiscussa competenza». I funerali dell’amato medico di famiglia sono in programma oggi alle 15 nella parrocchiale di Pianello.

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