Una nuova puntata del podcast “Lontano dagli oleandri”: l’arrivo dei nazisti e il segreto di Laglio

Ascolta qui La voce guida di questo terzo episodio è quella di Marisa Bellintani, nuora di Anna e Salvatore Galetti: è lei a raccontarci la loro vita parallela sul lago, mentre i Vitali provavano ad ambientarsi in Svizzera

Marisa Bellintani nella sua casa a Sagnino ha conservato tutto ciò che racconta la storia di cui sua suocera, Anna Galetti, fu protagonista. Una storia che ha appreso dalle sue parole e dalle tante carte e ritagli di giornale che per anni ha raccolto. Raccontano di come i suoceri Anna e Salvatore salvarono prima la famiglia Vitali, in fuga dalle persecuzioni naziste, e poi la loro villa, che è oggi nota a tutto il mondo come residenza estiva di Clooney e che è al centro del podcast “Lontano dagli oleandri. Storia di una fuga”.

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«Anna era andata via da Parma, dove era nata e viveva da giovane, perché non c’era lavoro. A Milano ha conosciuto la famiglia Vitali, che l’ha assunta: la portavano con loro a Villa Oleandra, era la cameriera personale della signora Margherita, e lì conobbe Salvatore, che faceva il prestinaio: faceva il pane e poi lo vendeva. Anna mi raccontava spesso di una loro prima gita in barca sul lago... Più tardi si sarebbero sposati e avrebbero aiutato i Vitali a fuggire in Svizzera».

Marisa è oggi la memoria vivente del gesto eroico compiuto dai suoceri e per anni discretamente taciuto, come un segreto da custodire, prima per avere salva la vita durante l’occupazione nazista, poi per non mettere troppo in mostra quell’impresa impulsiva, nata dal cuore: «I miei suoceri si misero d’accordo con i contrabbandieri per farli scappare. Poi, quando loro erano in Svizzera, mantennero il loro segreto e gli salvarono la villa. Un po’ di paura c’era, hanno rischiato grosso... i nazisti erano arrivati a Laglio».

Nel nuovo episodio del podcast si raccontano i primi giorni dei Vitali in Svizzera e, in parallelo, la vita dei Galetti a Laglio, ma si approfondisce meglio anche l’evoluzione della normativa svizzera negli anni della seconda guerra mondiale a proposito dell’accoglienza dei profughi ebrei, per capire meglio le pagine del diario di Emilio Vitali, vergate nel 1943, che saranno al centro delle prossime puntate.

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