Laglio, Regina Vecchia pericolosa
Via alla raccolta di firme salva pedoni

Petizione online di due residenti per chiedere alla Provincia interventi adeguati. «Si rischia ogni giorno»

«Immaginate i vostri fine settimana sul lago di Como, o se avete la fortuna di abitarvi, le vostre passeggiate giornaliere lungo la Regina Vecchia, da Laglio a Moltrasio. Immaginate di potere percorrere quella strada a piedi, con amici, i vostri passeggini o amati cani senza il timore di essere urtati da qualche macchina e senza dovervi mimetizzare nel muro ogni volta che ne passa una. Raccogliamo firme affinché la Provincia, che ha la competenza sulla strada, si sensibilizzi e provveda alla messa in sicurezza dei pedoni».

In queste poche righe marito e moglie di Laglio hanno riassunto la realtà della provinciale Regina Vecchia e il desiderio di un cambiamento, per vivere il paese in sicurezza. Un problema già sollevato lo scorso anno a Carate Urio da un’altra cittadina che aveva raccolto oltre 300 firme per la tutela dei pedoni lungo la provinciale che attraversa appunto Moltrasio, Carate Urio e Laglio. «Viviamo a Laglio, abbiamo anche una bambina piccola e sappiamo cosa significa camminare con un passeggino su questa strada – spiegano – Usciamo in bici, a correre o a passeggio, ed è pericoloso. Ci è quindi venuto in mente di provare a fare una petizione online e farla girare con i vari canali cercando di raccogliere un po’ di firme da portare in Provincia». «Anche il turismo è aumentato, ma la strada così com’è non è fruibile né dai turisti né dagli abitanti, si fa fatica a camminare e si rischia di essere urtati dallo specchietto di un veicolo, o peggio». I promotori hanno anche pensato a una viabilità a senso unico o una segnaletica orizzontale che potesse in qualche modo tutelare il pedone, ad esempio con bande laterali. «Nel nostro futuro vediamo anche una viabilità rinnovata e sostenibile, per il momento ci limitiamo a questa semplice richiesta – conclude la coppia - Siamo cittadini lagliesi che amano preoccuparsi della qualità della vita all’aria aperta e da sempre vedono nella via Regina un’opportunità non sfruttata per godere al meglio i paesi che attraversa».

(Daniela Colombo)

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