Latteria, Comune contro ex gestore: avviata causa da diecimila euro

Cerano Intelvi Richiesta di risarcimento. La sorpresa di Zanotta: «È davvero incredibile che pretendano ancora soldi»

Con l’attività chiusa dal primo aprile e l’appalto per la gestione ancora da bandire, la vicenda della latteria sociale di Cerano Intelvi riserva una ulteriore sorpresa.

A riscaldare nuovamente gli animi tra il Comune, proprietario della latteria, e gli ex gestori è una determina di mercoledì con la quale l’amministrazione civica ha affidato l’incarico a un avvocato per il supporto stragiudiziale ed assistenza giuridica pre contenzioso per un’eventuale richiesta di natura risarcitoria quantificata in non meno di 10 mila euro.

«Dal sopralluogo del 5 aprile – si legge nella determina- è emersa una carenza dello stato manutentivo, delle attrezzature poste all’interno ed utilizzate per la lavorazione e la vendita del latte e i suoi derivati. La stessa parte conduttrice ha dichiarato di non avere mai provveduto a effettuare una revisione ordinaria delle macchine adibite a mini caseificio site in via Monte San Zeno, né altro intervento di manutenzione.

Le condizioni igieniche sono risultate carenti e risulta necessario porre in essere interventi di manutenzione generale tra cui a titolo esemplificativo ma non esaustivo la sostituzione di alcune piastrelle, imbiancatura, manutenzione idraulica, nonché un intervento straordinario di pulizia e sanificazione dell’immobile. Il giorno 22 aprile venivano riconsegnate le chiavi dell’immobile oltre la scadenza del contratto».

Sulla questione a replicare è Walter Zanotta che ha gestito la latteria insieme alla moglie Lorena, titolare effettiva dell’attività e del contratto di locazione.

«Abbiamo avuto l’autorizzazione verbale direttamente dal sindaco per proseguire oltre il termine della scadenza contrattuale. Siamo stati nove mesi in più e restiamo sorpresi e increduli del fatto che ora il Comune pretenda ancora dei soldi da noi- ribatte Zanotta- I locali sono sempre stati tinteggiati così come abbiamo lasciato le attrezzature perfettamente funzionanti. Si tratta di macchine che hanno dieci anni di vita. Dopo il sopralluogo avvenuto il 5 aprile non siamo stati mai più contattati neppure in via ufficiosa. Per noi - conclude - la questione era chiusa».

Intanto in attesa della pubblicazione del bando pubblico per l’affidamento della latteria, il Comune, con apposita delibera di giunta, ha dato le direttive di indirizzo economico. Secondo quanto indicato nel provvedimento dell’esecutivo l’importo a base d’asta è stato fissato in aumento a 2500 euro annue. Un sensibile incremento, secondo il comune, adeguato alle attuali condizioni di mercato.

A gestire la latteria dovrà essere ancora un’azienda agricola del Comune o delle zone limitrofe con i requisiti specifici della lavorazione del formaggio. Un presidio caseario di produzione e vendita diretta quello di Cerano che ha sempre mantenuto servizi di qualità oltre che di efficienza che ha trovato nei clienti tanto apprezzamento.

Nei 12 anni precedenti, l’affitto era stato fissato in 531 euro annue. Un canone di locazione che ora è stato rivisto nel bando in attesa di essere pubblicato.

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