L'autista sgrida il passeggero: «Non si sale senza biglietto». E lui gli tira un pugno

Menaggio Movimentato episodio nel piazzale Asf. Ferito al sopracciglio. L’aggressore sarebbe lo stesso che ha già colpito nel gennaio 2022

Lui c’è ricascato, ma intanto sta diventando un pericolo pubblico, soprattutto per il personale di Asf, l’azienda dei pubblici trasporti.

L’aggressione di cui si è reso protagonista ieri mattina alle 10 è la fotocopia di quella già messa in atto nel gennaio 2022 sempre nel piazzale della sede di Asf di Menaggio, dove partono i pullman di linea.

Il giovane, ormai ben conosciuto dai dipendenti di Asf, è salito sul mezzo senza biglietto e l’autista gliel’ha fatto notare, dicendogli di farne almeno uno con la tariffa più economica. Lui, per tutta risposta, gli ha sferrato un pugno in pieno volto, che ha lasciato per un po’ intontito, oltre che sanguinante, il malcapitato conducente.

L’arrivo dei carabinieri

Sul posto sono giunti il personale della Croce Rossa di Menaggio e del Lariosoccorso di Dongo, e l’autista, un ventisettenne del Centro Lario, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Gravedona: al di là del trauma, ha riportato una ferita a un sopracciglio, con necessità di punti di sutura.

È stato tenuto in osservazione per una giornata. Un anno e mezzo fa era accaduto un episodio identico sempre nell’area del capannone Asf: lo stesso soggetto era salito sul pullman con un biglietto artefatto; il controllore se n’era accorto e l’aveva invitato ad acquistarne uno valido, ma a quel punto era scattata la reazione veemente del passeggero, che aveva colpito il dipendente dei pubblici trasporti con pugni e calci.

Al controllore, in quell’occasione, erano stati riconosciuti tre giorni di prognosi. Si tratta di azioni a dir poco inquietanti a cui hanno assistito anche stavolta impietriti, gli altri passeggeri già a bordo.

L’autore dell’aggressione è stato poi immobilizzato da altri dipendenti dell’azienda in attesa dell’arrivo dei carabinieri, che l’hanno preso in consegna.

Il caso di Mezzegra

Si tratta di un giovane brianzolo che da tempo vive a Val Rezzo e che già in altre occasioni si era reso protagonista di diverbi con autisti dei mezzi pubblici.

I dipendenti fanno semplicemente il loro lavoro e, a volte, incappano in utenti che disconoscono educazione, regole e buon senso.

Aveva suscitato altrettanto stupore, un mese e mezzo fa, l’inflessibilità di un altro giovane autista di Asf, Martino Milesi, di Val Rezzo, informato da un passante alla fermata di Mezzegra che un passeggero aveva buttato in strada dal finestrino un sacchetto con dei rifiuti.

Il passeggero si era rifiutato di recuperare il sacchetto, ma l’autista non si era mosso e alla fine, sempre più al centro dell’attenzione, l’uomo si era arreso, scendendo a recuperarlo.

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