Lenno, problemi al distributore Tamoil: auto, moto e barche in panne. I clienti possono chiedere il rimborso

Tremezzina Tra le ipotesi il diesel finito nella pompa della benzina o carburante “contaminato”. Chi ha subito danni chiede un risarcimento, ma serve avere lo scontrino. Chiuso per dieci giorni

Macchine, moto e persino barche da diporto. Da giorni in Tremezzina (e non solo) tiene banco la vicenda che ha interessato il distributore della “Tamoil” di Lenno lungo la Regina, poi chiuso a partire da martedì. Il dato oggettivo è che da sabato in poi un numero rilevante di mezzi ha avuto problemi dopo il rifornimento di carburante, aprendo così un ampio dibattito sulle cause che hanno portato a questa situazione. È subito prevalsa l’ipotesi di un errore nel caricamento dei serbatoi, con il diesel finito al posto della benzina pur rimanendo il medesimo il terminale finale, cioè la “pistola” diretta ai serbatoi dei mezzi. L’altra ipotesi in campo è che al distributore di Lenno sia stato consegnato carburante “contaminato”.

Testimonianze

Il risultato però parla di auto e moto ferme e di diverse telefonate alla Tamoil per avere delucidazioni sul percorso da porre in essere per potere assicurarsi i rimborsi. Via social, ci sono diverse testimonianze di automobilisti rimasti a piedi o di moto che di punto in bianco si sono bloccate. C’è anche chi racconta di “colore di carburante diverso rispetto al solito” nei serbatoi per i motori delle barche e così di aver desistito dalla gita domenicale in barca. Il problema c’è ed a giudicare dai commenti è piuttosto serio sia per il danno registrato che per quanto concerne le pratiche dei rimborsi.

Abbiamo chiesto delucidazioni a Tamoil Italia che tramite l’ufficio stampa ci ha fatto sapere quanto segue: «Ci siamo immediatamente attivati per i controlli. In attesa dell’esito di tali verifiche e al fine di tutelare la nostra clientela, abbiamo prudenzialmente chiuso alle vendite il distributore. Nel manifestare il dispiacere per il disservizio creato, teniamo comunque a precisare che i clienti che risultassero danneggiati potranno chiedere il rimborso attraverso l’area dedicata presente sul nostro sito». E qui si apre comunque una seconda questione perché entrando sul sito istituzionale Tamoil.it ed andando nell’area “Reclami e rimborso danni” viene richiesta anche la prova d’acquisto cioè un’attestazione che indica l’avvenuto rifornimento. Difficilmente che una volta selezionato il rifornimento si richieda la ricevuta, ricordando che il distributore di Lenno funziona unicamente come “self service” e non ha un presidio fisso di un addetto Tamoil.

«Verifiche in corso»

Il problema sorge soprattutto per chi paga in contanti. A questo punto entra in gioco la buona fede. Il fatto che non tutti i mezzi che si sono riforniti al distributore lennese tra sabato e martedì mattina potrebbero avere a che fare col fatto che una seconda cisterna di carburante sarebbe stata riservata nei serbatoi al servizio del distributore, abbassando così la soglia del carburante contaminato.

A Tamoil Italia abbiamo chiesto lumi anche sulla causa di questo problema registrato a Lenno, che tiene inevitabilmente banco da giorni in zona. Al momento però la risposta fornita non entra nel dettaglio della vicenda, limitandosi a rimarcare che «sono state attivate tutte le verifiche del caso anche attraverso una società di ispezione qualificata, ma non abbiamo ancora la risultanza delle indagini». Il distributore dovrebbe rimanere chiuso ancora per una decina di giorni.

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