Malore fatale in casa, l’uomo di 57 anni viveva solo a Menaggio. Da ragazzo era stato un eroe

Menaggio Oggi i funerali di Marco Simonetta, 57 anni, trovato troppo tardi. L’onorificenza per avere salvato con altri nel 1989 una donna dall’incendio

Ha suscitato sorpresa e cordoglio, in paese, la scomparsa di Marco Simonetta, 57 anni, che a Menaggio aveva gestito assieme al padre un’affermata officina meccanica con rivendita d’auto.

L’uomo, che viveva da solo in via San Giusto nei pressi dell’omonima chiesetta, è stato trovato senza vita dentro casa: un malore l’ha colto di sorpresa e non gli ha lasciato scampo. Dopo la chiusura dell’attività di famiglia si era trasferito in Svizzera e lavorava per una concessionaria di automobili; da un po’ di tempo, tuttavia, era tornato al paese di origine.

Il tragico rogo

«Ci conoscevano fin da bambini – racconta Guido Redaelli, titolare di un negozio di calzature in paese – Marco era persona gioviale, di compagnia e, dai ricordi che ho della scuola, anche molto intelligente. Mi ha colpito molto il suo dramma e non lo dimenticherò».

Qualcuno, nei giorni scorsi, aveva associato il nome di Simonetta a un terribile evento avvenuto 35 anni fa a Menaggio. Proprio Guido Redaelli , ricorda ancora bene quell’episodio: «Marco, assieme a suo padre e a qualcun altro, entrò in un appartamento invaso dalle fiamme e riuscì a portare fuori due donne già intossicate dalle esalazioni. Un gesto eroico di cui lui non si è mai vantato, come se fosse la cosa più normale di questo mondo».

Medaglia al Valor Civile

Era l’8 novembre 1989: nel primo pomeriggio al piano terra di uno stabile di via San Giusto si sprigionarono all’improvviso grosse fiamme; dentro c’erano Ellen Amelia Frances, 94 anni, che si trovava su una sedia a rotelle, e sua nipote, Pamela Tobitt, 43, che non si accorse di nulla. Giuliano Martis, un giovane carabiniere che passava per caso, Basilio Masanti, Arnaldo Simonetta e suo figlio Marco, che abitavano nei pressi, compresa la gravità della situazione spaccarono il vetro di una finestra e, senza pensarci due volte, si precipitarono dentro ed estrassero le due donne in stato di incoscienza. La più anziana morì poco dopo, purtroppo, all’ospedale di Menaggio, mentre Pamela, madre di quattro figli ancora in età scolare, riuscì a cavarsela.

Con decreto del Presidente della Repubblica del 27 dicembre 1991, vennero conferite ricompense civili a tutti e quattro i soccorritori, in riconoscimento dell’ azione coraggiosa compiuta, e nel giugno del ’92 il prefetto di Como Giuseppe Destro, consegnò loro la meritata la Medaglia di bronzo a Valore Civile: «Con generoso e slancio e sprezzo del pericolosi – questa la motivazione per Marco Simonetta – si introduceva in un appartamento invaso dalle fiamme e dal fumo, riuscendo insieme ad altri volenterosi, a portare all’esterno due donne ormai esanimi».

I funerali del cinquantasettenne si svolgeranno oggi alle 15 nella parrocchiale di Santo Stefano.

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