Dongo si lecca le ferite: «Il problema a Stazzona, ora basta allagamenti»

Maltempo Polemica dopo la paura per una valanga di fango e di detriti. Il monito di Robba

Un’ora di pioggia travolgente e più zone di Dongo hanno rivissuto l’incubo di luglio, quando alcuni valletti che solitamente sono dei semplici ruscelli avevano riversato in strade, vie e proprietà private una valanga di fango e detriti.

Anche lunedì pomeriggio la situazione si è fatta improvvisamente critica, a Campiedi, in Via Mellia, a San Lorenzo e a Mossanzonico.

L’origine dell’emergenza, ancora una volta, sta a monte, su un versante vallivo in territorio di Stazzona, dove l’ingrossamento dei corsi d’acqua comporta il distacco di piccole frane che fanno da sbarramento; quando la piena rompe la diga, su Dongo si riversa una marea di materiale.

Residenti, uomini della Protezione civile e Vigili del fuoco sono rimasti in strada fino a notte fonda, lunedì, a spalare fango e detriti. Sui social non sono mancate, nella giornata di ieri, critiche rivolte al Comune, accusato di non provvedere alla necessaria manutenzione dei valletti.

In realtà, come si diceva, i fenomeni franosi avvengono a monte e prescindono dalla pulizia degli alvei: «Gli alvei vengono puliti e li ripuliremo anche ora – interviene il vicesindaco, Mauro Robba – perché nei prossimi giorni è prevista ancora pioggia e sarebbe deleterio lasciarvi dei detriti. Per scongiurare simili episodi, tuttavia, occorre effettuare corposi interventi lungo il versante a monte e ribadisco che l’Amministrazione comunale ha già fatto presente l’urgenza agli enti superiori».

E aggiunge: «Torneremo alla carica – prosegue il vicesindaco – perché non è possibile che ad ogni temporale più forte del solito i cittadini non possano più dormire tranquillamente».

Nella giornata di ieri, intanto, c’è stato ancora tanto lavoro da fare: «I cittadini si sono rimboccati ancora una volta le maniche e hanno fatto fronte all’emergenza, con il prezioso aiuto della squadra di protezione civile comunitaria e ai Vigili del fuoco – sottolinea ancora Robba – Assieme a tutti loro ringrazio anche le forze dell’ordine, preziose per il contributo dato in una situazione del genere. Ora, come ripeto, è però tempo di risolvere il problema alla radice. Chiederemo subito di essere convocati in Regione e basteranno le immagini per provare che non stiamo facendo ingiustificato allarmismo».

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