Moltrasio, eredità milionaria in beneficenza

I coniugi Marisa Pollini e Bruno Dami hanno donato un milione di euro, una villa e tre appartamenti. Il denaro per borse di studio a preti del Terzo mondo. Il resto gestito attraverso la Fondazione Comunità Comasca

Una ricca eredità in beneficenza. Sono la Fondazione provinciale della Comunità Comasca e la Pontificia Università della Santa Croce di Roma i beneficiari di due cospicui lasciti con cui, lontana dai riflettori, Marisa Pollini - moltrasina, scomparsa il 5 giugno 2022 interpretando anche la volontà del marito, commendator Bruno Dami, mancato nel 2010 - ha voluto manifestare la sua attenzione «verso chi aiuta gli altri, spiritualmente e materialmente».

Lo spiega Antonio Saldarini, figura conosciuta sul territorio, nella sua veste di consulente finanziario della famiglia Dami-Pollini, che ha ha raccolto le ultime volontà di questi coniugi moltrasini benestanti i quali, in assenza di eredi, hanno guardato con magnanimità al futuro.

Un milione di euro è stato donato Alla Pontificia Università della Santa Croce di Roma è stato donato - tramite un “legato testamentario” - mentre alla Fondazione provinciale della Comunità comasca (nominata erede universale) Marisa Pollini ha lasciato la bella villa di Moltrasio, tre appartamenti a Monza, uno a San Giuliano Milanese oltre ad un’importante somma di denaro. Nel testamento sono citati altri “legati”, uno dei quali destinato alla parrocchia di Moltrasio.

«Sono stato io a suggerire il nome della Pontificia Università della Santa Croce di Roma - spiega Saldarini -. Il lascito da un milione di euro è vincolato all’istituzione di borse di studio per seminaristi che provengono da Paesi poveri e che, una volta ultimato il percorso di studi, potranno tornare a casa, garantendo così sostegno spirituale - e non solo - alle rispettive popolazioni».

Poi c’è il secondo aspetto di questo testamento, davvero importante per importi e contenuti. A Moltrasio è già attivo dal 2002 il Fondo Coccini, oggi guidato da Rosanna Scaravelli e che in questi ha erogato quasi 400 mila euro per assistere le persone anziane e bisognose del paese. Il modello pensato per questo nuovo Fondo, su indicazione della Fondazione provinciale della Comunità comasca, è il medesimo di quello che ha costituito l’ossatura portante del Fondo Coccini.

«A Moltrasio ci sono 1.500 residenti e il Fondo Coccini si è distinto per la sua meritoria attività - fa notare ancora Antonio Saldarini -. Così, con la Fondazione provinciale della Comunità Comasca, si è pensato ad un nuovo Fondo, nel cui Comitato siederà anche il parroco pro tempore di Moltrasio, che una volta vendute la villa e gli appartamenti garantirà aiuti sia ai moltrasini bisognosi, sia alle famiglie di tutta la provincia di Como che hanno in casa hanno una persona disabile.. Il nuovo Fondo - aggiunge - si chiamerà Pollini-Dami e la destinazione dei fondi sarà decisa dal Comitato presieduto da Rosanna Scaravelli, che gestisce anche i proventi del Fondo Coccini».

Un gesto nobilissimo, dunque, che in primis va a beneficio di Moltrasio, paese in cui la coppia di benefattori ha trascorso buona parte della vita. Ma un gesto che si allarga ad altre famiglie comasche, che hanno bisogno di aiuto. (Marco Palumbo)

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