Muore nel canyon per salvare la moglie a Menaggio

La caduta Tragedia nell’orrido della Val Sanagra, la vittima di 65 anni è precipitata dal sentiero per quaranta metri. La donna evita il peggio, ma è gravissima: il corpo si è fermato contro un albero. Difficile intervento dei soccorritori

È precipitato per una quarantina di metri dentro il greto del torrente Sanagra nel tentativo disperato (questa almeno la versione circolata in serata, ora al vaglio dei carabinieri della stazione di Menaggio) di salvare la moglie, a sua volta caduta mentre la coppia percorreva il sentiero che porta dal parcheggio del “Burgatt” all’Orrido della Val Sanagra, meta turistica gettonata nei fine settimana (ma non solo) soprattutto a fronte del caldo opprimente di questi giorni.

I soccorritori giunti in forze sul posto non hanno potuto che constatare il decesso (è morto praticamente sul colpo) di Diego Amalio Mandelli, 65 anni, residente a Carugate, Comune di 15 mila abitanti della provincia metropolitana di Milano.

La moglie, Nadia Parmeggiano, 64 anni da compiere il 28 agosto, è invece ricoverata in gravi condizioni con numerosi traumi all’ospedale di Varese, dove è giunta dopo complesse operazioni di recupero che hanno coinvolto e impegnato a fondo i tecnici della stazione Lario Occidentale e Ceresio del Soccorso Alpino, presenti i vigili del fuoco di Como, Menaggio con il personale Saf.

Sospesa nel vuoto

La tragica caduta è avvenuta attorno alle 16 appena 150 metri dentro il sentiero che porta poi all’Orrido, non distante dal parcheggio sotto la Regina. Sarebbero stati alcuni pescatori a lanciare l’allarme. La rovinosa caduta della donna si è fermata contro un albero. Sotto di lei il vuoto.

Un solo movimento e la donna sarebbe anch’essa finita nel greto del torrente. Secondo quanto comunicato dal Soccorso alpino, l’uomo è stato raggiunto dai sanitari - sul posto la Croce Rossa di Menaggio e l’elisoccorso -, ma per lui non c’era più nulla da fare.

Nel contempo, un soccorritore del Soccorso alpino ha sentito delle urla provenire dall’alto, individuando la donna, stabilizzata con la massima attenzione (sotto di lei come detto c’era il vuoto e peraltro si trovava in una posizione innaturale) e trasportata poi verso l’elisoccorso e di lì all’ospedale di Varese in codice rosso, il massimo livello di gravità.

Le operazioni, proprio a causa della zona particolarmente impervia, si sono protratte a lungo. Le indagini sono ora affidate ai carabinieri della stazione di Menaggio sotto l’egida della locale Compagnia. In supporto, sul posto, anche la polizia locale di Menaggio.

In serata nel luogo della tragedia si è recato anche il sindaco Michele Spaggiari. Secondo le poche informazioni sin qui filtrate, la coppia era ben equipaggiata.

I carabinieri che erano sul posto sono stati impegnati anche per avvisare, con tutta la delicatezza del caso, i familiari, con il figlio che pare si trovasse in Svizzera e che ha raggiunto Menaggio a tarda ora.

Le indagini

«Sicuramente bisogna attendere l’esito delle indagini. Credo che si possa parlare di tragica fatalità. Pur trovandosi non distante dalla statale e da una zona urbanizzata, questo è sicuramente un sentiero da catalogare come montano - le parole del primo cittadino -. Il punto della tragica caduta si trova a 150 metri dal parcheggio. Al momento non posso che esprimere la vicinanza e il cordoglio dell’amministrazione comunale e dei menaggini per questo escursionista che ha perso la vita. Confidando che la moglie possa ristabilirsi al più presto».

Difficile come detto comprendere l’esatta dinamica dell’accaduto. La donna potrebbe essere inciampata oppure potrebbe aver messo un piede in fallo. Da lì la caduta che poi ha coinvolto anche il marito nel disperato tentativo (pare) di prestarle soccorso.

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