Non c’è il bagno, ma si paga l’ingresso: sull’Isola Comacina tira aria di battaglia

Tremezzina Bordoli: «Locanda chiusa perché senza collegamento fognario. Nulla è stato fatto». Guerra: «Non va tutto bene, insieme al Politecnico stiamo progettando interventi definitivi»

È ancora l’isola Comacina a tenere banco nel dibattito estivo.

Dopo l’appello al nostro giornale del ministro Massimo Garavaglia per riaprire celermente la storica “Locanda”, una nota del capogruppo di “Tremezzina da Vivere”, Bruno Bordoli ha innescato un garbato, ma frizzante botta e risposta con il sindaco Mauro Guerra.

L’ordinanza

«La cosa che più mi sorprende è che all’interno del sito - visitato da turisti che pagano regolare biglietto (sei euro gli adulti, ndr) per la visita e da ragazzi che frequentano i vari campi estivi - i bagni pubblici risultino chiusi - scrive Bruno Bordoli - Se ben ricordo, una delle motivazioni per cui era stata emessa l’ordinanza di chiusura della Locanda dell’Isola era dovuta al fatto che non ci fosse il collegamento alla rete fognaria. Perciò se da una parte non si possono usare i bagni pubblici, dall’altra nessuno si è prodigato di installare servizi igienici a svuotamento».

Il tema è stato evidenziato anche via social da alcuni visitatori che hanno ammesso candidamente di «essersi dovuti arrangiare per fare pipì».

E via social sono arrivate le perplessità di chi si aspettava di trovare un bar o comunque un punto con acqua e quant’altro, magari sbarcando da una delle sei corse giornaliere della NaviComo. Invece niente.

«L’isola va subito fornita dei servizi essenziali» la chiosa di Bruno Bordoli. L’altro tema sollevato dal capogruppo di “Tremezzina da Vivere” è riassunto in queste parole e cioè che «chiunque passi attorno all’isola Comacina può notare come tutto il territorio sia diventato una specie di foresta».

La cooperativa

Accuse respinte al mittente punto per punto dal sindaco Mauro Guerra. «Nessuna “specie di foresta” e nessuna incuria. L’isola è custodita e manutenuta, forse come mai in passato, dalla cooperativa Auxilium. Attività e interventi che si possono verificare sul posto e che hanno potuto apprezzare le centinaia di persone che hanno assistito al LacMus Festival», le parole del primo cittadino. Quanto al tema sensibile dei servizi igienici, il sindaco ha fatto sapere che «a causa della particolare condizione dell’isola, è stato possibile attivare servizi igienici temporanei solo in connessione con eventi e per pochi giorni. Altre soluzioni provvisorie avrebbero richiesto interventi non praticabili». Per quanto riguarda il biglietto per l’accesso «si ricorda che comprende la visita all’Antiquarium, a terra e dotato di servizi igienici».

Progetti

«Tutto bene quindi? Certo che no», la sottolineatura del sindaco, che ha fatto notare come «si stanno facendo e progettando interventi straordinari che avrebbero dovuto essere realizzati da decenni». Infine due puntualizzazioni, la prima che è in corso una bella collaborazione con il Politecnico di Milano per la «tutela dell’intero assetto vegetazionale e della flora dell’isola” e la seconda che «si è lavorato per la progettazione integrale della realizzazione del sistema fognario e il suo collegamento al collettore sublacuale».

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