Ospedale di Menaggio, già chiusi tre reparti su otto. «Una lenta agonia, torniamo in piazza»

Salute Il Comitato per la difesa dell’Erba Renaldi organizza una mobilitazione per sabato 15. La portavoce: «Non bastano gli investimenti dell’azienda per i macchinari, manca il personale»

Di recente all’ospedale “Erba Renaldi” sono riprese le mammografie grazie al nuovo apparecchio acquistato con fondi del Pnrr; nel complesso sono stati investiti per l’ammodernamento tecnologico del nosocomio di Menaggio 1 milione e 624.000 euro. Ma la cittadinanza non esulta, anzi, si dice preoccupata. E il comitato per la difesa dell’ospedale si fa promotore di una manifestazione pubblica di protesta: sabato 15 aprile alle 10, la popolazione è chiamata in piazza Garibaldi a Menaggio e lo slogan del giorno è “Salviamo il nostro ospedale, proteggiamo la sanità pubblica”.

L’azienda sanitaria annuncia investimenti, in parte già attuati, ma a causa della difficoltà a reperire personale i reparti vengono ridimensionati o addirittura chiusi. La psichiatria, per esempio, risulta sospesa da un anno e i bandi per reperire medici specialisti vanno puntualmente deserti.

«La psichiatria è un esempio lampante – interviene la portavoce del Comitato, Giovanna Greco – ma non è certo l’unico. Già dalla metà di febbraio gli interventi chirurgici e ortopedici per i quali è necessaria l’anestesia generale sono cessati, perché l’azienda sanitaria non è in grado di reperire una necessaria figura infermieristica. A breve, a quanto pare, cesseranno pure tutti gli interventi di ortopedia. La rianimazione, ristrutturata con ingenti risorse pubbliche, è ancora chiusa».

«Un mattone dopo l’altro, in sordina, l’opera di demolizione dell’ospedale continua. È questa la sanità di cui ha bisogno e che merita il nostro territorio?»

E ancora. «Un mattone dopo l’altro, in sordina, l’opera di demolizione dell’ospedale continua – prosegue Greco – . È questa la sanità di cui ha bisogno e che merita il nostro territorio? Noi diciamo di no. Basta, è ora di farsi sentire».

La manifestazione del 15 aprile evoca la denuncia sollevata sul finire dello scorso anno da un’ex infermiera dell’ospedale stesso, Donata Venini, che dopo una vita trascorsa in corsia fin dal 1985, quando l’”Erba - Renaldi” venne aperto, non aveva risparmiato critiche per un’involuzione, a suo avviso, inaccettabile: «Nel mio piccolo credo di aver contribuito, assieme a tanti altri, a far nascere e crescere l’ospedale – aveva dichiarato l’ex infermiera – Il mio, adesso, è un grido di straziante dolore per come è stato ridotto. Il personale se ne va perché non intravede più prospettive e la colpa è degli amministratori del territorio, che non dicono nulla e non hanno ancora capito, evidentemente, che fine sta facendo il presidio». Alla fine del 2022 il bilancio era pesante: tre reparti su otto chiusi e ben 35 posti letto su 77 persi. «E’ una lenta agonia – rimarca la portavoce del Comitato – Sabato 15, in piazza a Menaggio confidiamo nella presenza di tutti, a partire dai sindaci».

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