Portone dato alle fiamme di notte a Gravedona: si sospetta una ritorsione contro un ragazzo

Il fatto Incendiato l’ingresso di una casa in piazza Parravicini, sul posto i pompieri. L’ipotesi è che sia stata una minaccia rivolta un giovane di 19 anni, che abita insieme alla madre

Il sospetto è che tutto possa essere ricondotto ad un gesto volontario, da parte di qualcuno che è ora ricercato dai carabinieri della compagnia di Menaggio.

Il portone di una casa di Gravedona ed Uniti, nella notte tra martedì e mercoledì – intorno alle 23.30 della sera – è stato dato alle fiamme da un soggetto che si è poi allontanato facendo perdere le proprie tracce. Questa, quella del gesto doloso, è la pista che stanno seguendo i militari dell’Arma intervenuti sul posto, non fosse altro che – come è ovvio intuire – un portone di ingresso di una casa non può prendere fuoco da solo.

I soccorsi

Sul posto, in piazza Giacomo Parravicini al numero 2, sono arrivati anche i vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente evitando che le fiamme potessero prendere forza sviluppandosi e coinvolgendo anche altre parti del caseggiato. I danni sono infatti stati limitati e, cosa che più conta, non si registrano persone ferite o intossicate.

Insomma, l’immediato intervento dei mezzi di soccorso ha permesso che il principio di incendio rimanesse tale, senza abbracciare con le fiamme altre porzioni della casa. Rimane ora da capire cosa possa essere accaduto e il perché di quel rogo doloso.

Partiamo però dai fatti, ovvero dal portone preso di mira quando erano le 23.30 della giornata di martedì. Le fiamme sono state appiccate – verosimilmente con un liquido accelerante, anche se le indagini dei vigili del fuoco sono in corso e la relazione verrà poi girata ai carabinieri – ad un portone di ingresso di una casa in piazza Parravicini. L’allarme è stato lanciato poco dopo, permettendo non solo i soccorsi immediati ma anche l’arrivo sul posto dei carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Menaggio e dei colleghi della stazione sempre di Menaggio.

Già sentita la mamma

I militari dell’Arma hanno sentito la donna che abita in quella casa e che aveva lanciato l’allarme. Si tratta di una signora di 43 anni che vive con il figlio di 19 anni. La pista che al momento non viene esclusa, ma che deve ancora essere vagliata nel dettaglio, è quella di un possibile litigio proprio con il figlio, oppure di un gesto dimostrativo sempre rivolto contro il ragazzo. Ipotesi che tuttavia dovranno essere vagliate con la prosecuzione delle indagini.

Intanto, l’unica certezza è che il punto dell’incendio non è ripreso da telecamere di sicurezza, che dunque non potranno fornire l’aiuto sperato. I carabinieri acquisiranno comunque quelle nei paraggi, per cercare di meglio identificare le persone che comunque, nella serata di martedì, si sono mosse attorno al punto dell’incendio.

Altra cosa importante, comunque, è quella già riferita all’inizio, ovvero che i danni al portone della casa sono stati alla fine modesti, grazie appunto all’immediato intervento dei vigili del fuoco. La segnalazione verrà ora girata anche alla procura di Como, finendo dunque sul tavolo del pm Giuseppe Rose.

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