Prima l’sms, poi il finto carabiniere: ma la truffa fallisce

Dongo Alla donna di 71 anni avevano chiesto 19mila euro, ma lei ha chiamato il 112 e ha evitato il raggiro

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Il metodo è quello noto: spacciarsi per un finto carabiniere, segnalare un bonifico anomalo in uscita dal conto corrente della vittima, carpire in questo modo la sua fiducia e poi convincere il malcapitato – per salvare i propri guadagni – a girare tutto su un altro conto corrente “sicuro”, che però non è altro che quello riferibile ai truffatori pronti a intascare la cifra e a sparire nel nulla.

Questa volta però ad avere la meglio, e a salvare i guadagni di un una signora di 71 anni di Dongo, sono stati i carabinieri della stazione di Como che sono riusciti a bloccare in tempo l’operazione bancaria fraudolenta restituendo la cifra alla vittima.

Non pochi soldi, per la precisione, visto che il bonifico in uscita era stato di 19.525 euro.

La vicenda risale ai giorni scorsi quando la donna si era recata dai carabinieri per denunciare un episodio sospetto: poco prima aveva ricevuto un messaggio inviato da una piattaforma attiva nei pagamenti digitali che la avvisava di un bonifico anomalo in uscita dal conto corrente.

Subito dopo la vittima era stata contattata telefonicamente da un sedicente carabiniere, presentatosi come il «maresciallo Alberto Giuffredi», che le aveva suggerito di recarsi in banca per trasferire i suoi risparmi (oltre 19 mila euro) su un altro conto, con la scusa di metterli al sicuro da attività fraudolente.

La signora aveva così effettuato il bonifico, salvo poi insospettirsi e chiamando i veri carabinieri.

La reazione dei militari, che hanno subito intuito di cosa si trattava, ha portato a contattare immediatamente l’ufficio antifrode della banca della vittima, riuscendo a inserire un alert sul movimento sospetto e a bloccare l’operazione prima che i fondi venissero definitivamente trasferiti ai truffatori.

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