Progetto sul San Primo, il climatologo Mercalli è contrario: «Da trent’anni l’innevamento alpino diminuisce»

Impianti sciistici Parere negativo dell’esperto sugli impianti d’innevamento: «Così la ricerca non serve»Partita la raccolta firme

Circa 250 email inviate alla Comunità montana del Triangolo Lariano, una raccolta firme e arriva anche l’importante intervento di Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e volto noto di televisione e cultura.

Anche lui si esprime decisamente contro gli impianti di innevamento artificiale del Monte San Primo, arrivando a dire che di fronte a certe scelte gli pare diventi inutile la ricerca scientifica.

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«Ma allora non serviamo a niente – debutta il meteorologo noto anche per le presenze da Fabio Fazio-. Da trent’anni i climatologi e i nivologi studiano l’innevamento alpino e lo vedono diminuire. Fa più caldo, la quota della neve si alza e il numero di giorni con suolo innevato si abbassa: abbiamo perso in meno di un secolo circa 15 giorni di innevamento».

E ha aggiunto: «I colleghi delle Università e degli enti di ricerca francesi, elvetici, italiani e austriaci, lo dicono in tutti i modi: il riscaldamento globale renderà sempre più frammentario e intermittente l’innevamento sotto i 2.000 metri, sconsigliando nuovi investimenti in impianti sciistici, anche con innevamento programmato, che ha comunque bisogno di acqua, di freddo e di energia, tutti elementi non scontati».

Prosegue Mercalli, impegnato anche in politica in Europa con “Europa Verde”: «Quando vediamo che ancora oggi, quando perfino ai 3.500 metri di Plateau Rosa si annullano le gare di Coppa del Mondo, pubbliche amministrazioni utilizzano denaro pubblico per progetti di sviluppo di comprensori sciistici a bassa quota, ci chiediamo: il nostro lavoro, i nostri avvertimenti, la nostra ricerca scientifica, serve a qualcosa?».

Sono a ieri 250 le email inviate in Comunità montana da parte dei contrari al progetto di riqualifica turistica del Monte San Primo con l’innevamento artificiale, lo spiega il Circolo ambiente Ilaria Alpi.

Oltre alle email è partita da alcuni giorni anche la raccolta di firme sempre contro il progetto di innevamento artificiale, indirizzata al presidente della Comunità montana e al sindaco del Comune di Bellagio: «Con la presente i cittadini sostengono l’appello pubblico: “Salviamo il Monte San Primo” condividendone appieno le richieste e le proposte». È stata aperta anche una pagina Facebook con il nome “Per il Monte San Primo” in cui si raccolgono pareri, impressioni e riflessioni sul progetto legato al Monte tanto amato e si trova il modulo per raccogliere le firme.

«Contraddittoria la scelta della Giunta Fontana di dare priorità alla realizzazione di impianti sciistici di bassa quota sul Monte San Primo dimenticandosi dei territori fragili come quello di Blevio» ha commentato così anche Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. 

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