Settanta camion nelle strettoie: traffico giornaliero insostenibile

Variante della Tremezzina Alla vigilia del “tavolo” istituzionale, il punto sul maxi cantiere. Il viavai mette a rischio la sicurezza sulla Regina. A Colonno scavati 205 metri della “Comacina”

Calcolando ogni singolo passaggio, le strettoie tra Colonno e Spurano di Ossuccio e così, in quota notevolmente minore, il tratto di Regina in località Ca’ Bianca a Griante hanno oggi a che vedere con 70 camion al giorno in transito, ricordando che i mezzi diretti e di ritorno da Tirano transitano quattro volte (l’equivalente di due viaggi) dentro le strettoie.

Un dato destinato sicuramente ad aumentare ulteriormente nel momento in cui le volate tramite esplosivo supereranno gli attuali cinque metri al giorno (a Colonno) e che fa inevitabilmente scattare un importante campanello d’allarme per la tenuta delle quattro strettoie (Colonno, Sala Comacina, Spurano e Isola di Ossuccio) in piena stagione turistica.

Le ore notturne

Dato che sicuramente sarà meglio perimetrato durante il Tavolo di coordinamento sulla Regina convocato per domani pomeriggio, soprattutto per quanto concerne la distribuzione di questo traffico pesante nell’arco delle ventiquattro ore, considerato che «il transito prevalentemente nelle ore notturne nelle strettoie» formalizzato da Anas durante l’ultimo Tavolo istituzionale del 2023 trova solo in minima parte riscontro nelle dinamiche degli ultimi mesi. Prova ne sia che la stessa Anas - a fronte dello smarino in uscita dal portale di Colonno che prende poi la strada di Tirano, complice la presenza di idrocarburi sopra la percentuale tollerabile - è subito scesa a miti consigli, garantendo la copertura del 60% delle spese relative ai movieri.

Percentuale che dovrebbe essere riconfermata durante il summit di domani.

I bus turistici

Settanta camion sono tanti, soprattutto se a stretto giro dovranno fare i conti con i bus turistici, che già si sono visti negli ultimi giorni diretti e di ritorno dallo scalo dei traghetti di Griante-Cadenabbia (sino al 16 marzo approdo della navetta diretta a Bellagio).

La preoccupazione è dunque legata alla convivenza tra mezzi di cantiere, mezzi pesanti e bus turistici, ricordando anche i controlli già posti in essere da carabinieri di Tremezzina, polizia locale e Polstrada proprio nei confronti dei mezzi della variante, una parte dei quali più volte segnalata a velocità sostenuta dentro le strettoie e nei centri abitati.

L’altro tema che andrà approfondito domani riguarda le tempistiche dei lavori all’interno dei due portali. Citiamo quale esempio calzante la galleria principale “Comacina”, che ad oggi ha visto lo scavo avanzare per 205 metri.

Un dato che può essere considerato solo in minima parte soddisfacente, ricordando che l’inverno rappresenta il periodo maggiormente propizio per pigiare sull’acceleratore degli scavi e del trasporto di materiale.

Sempre a Colonno, lo scavo della galleria di servizio - incastonata tra la galleria principale e il salto di montone (o galleria di svincolo) - ha di poco superato i 300 metri.

La galleria di servizio

Ciò significa che per la galleria principale “Comacina” mancano ancora 3 chilometri e 200 metri per vedere la luce sul torrente Perlana tra Ossuccio e Lenno. A Griante - altro tema per il Tavolo di coordinamento - l’unico scavo oggi in essere è quello della galleria di svincolo (o salto di montone), con la galleria di servizio ferma per le alte concentrazioni di arsenico e quella principale neppure abbozzata.

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