Regina, via libera al progetto per un’altra variante da 120 milioni

Argegno Il consiglio comunale ha dato il nulla osta alla convenzione. Opera da 120 milioni di euro: l’ultima parola spetta a Ministero e Anas

Il consiglio comunale, nell’ultima seduta, ha dato il proprio nullaosta alla convenzione per l’avvio alla progettazione della variante di Argegno, 2,2 chilometri (con due alternative progettuali al momento in campo) per 120 milioni di euro di costo.

Si tratta di un primo importante passo che certifica la volontà del territorio di portare avanti anche questa seconda strategica partita, dopo che i lavori della variante della Tremezzina - che oggi attraversano una fase di parziale stasi (complice la presenza di idrocarburi a Colonno e arsenico a Griante) - hanno tagliato il traguardo dei due anni d’attività.

La convenzione, che si compone di otto pagine (per 13 articoli), insieme a quella del Comune di Argegno vede le firme dell’Amministrazione provinciale, del Comune di Tremezzina nonché di Anas, Regione Lombardia, Camera di Commercio e non da ultimo della Comunità montana Lario-Intelvese.

Il nodo dell’attraversamento

Più volte l’attraversamento di Argegno è finito sotto i riflettori quale “nodo” da risolvere una volta ultimata la variante della Tremezzina.

Ora il primo segnale in tal senso è arrivato, anche se l’iter si presenta, al pari della variante tra Colonno e Griante, lungo e inevitabilmente complesso.

L’avvio della progettazione arriva a seguito dell’inserimento - da parte di Regione Lombardia - della variante di Argegno nell’elenco delle opere prioritarie indicate dal ministero delle Infrastrutture.

Nella delibera approvata dal Consiglio comunale si legge che «l’impegno è quello di avviare e condurre a efficace conclusione, secondo le reciproche competenze e funzioni, i procedimenti e le iniziative necessari per la progettazione dell’opera».

In questo contesto, il Comune di Argegno ha messo a bilancio 25 mila euro - su due annualità - da destinare all’Amministrazione provinciale «quale finanziamento dei costi di progettazione nonché degli studi e delle attività ad essa preliminari».

Ancora in fase embrionale

Per dare un ordine di grandezza, l’impegno finanziario di Villa Saporiti e Camera di Commercio per questo primo passo ufficiale è pari rispettivamente a 80 mila e 50 mila euro, sempre spalmati su due annualità.

A oggi l’infrastruttura è comunque in una fase embrionale, tanto è vero che uno degli obiettivi prioritari se non l’obiettivo prioritario della convenzione è «intraprendere tutte le iniziative, nell’ambito delle rispettive responsabilità e competenze dei soggetti firmatari, utili a ottenere l’inserimento dell’opera all’interno del prossimo contratto di programma tra Anas e Ministero dei Trasporti».

Dunque servirà anzitutto - sulla scorta di quanto avvenuto per la variante della Tremezzina - reperire le risorse, confidando anche nella volontà di Anas e del ministero di risolvere questo (secondo) nodo strategico della viabilità della sponda occidentale del lago.

Nella delibera il Comune retto dal vicesindaco reggente Gianluigi Spinelli ha ribadito che la variante di Argegno è strategica per «risolvere la problematica legata all’attraversamento del paese in quanto la Regina corre tra l’abitato e il Lario, convogliando anche il traffico veicolare che gravita sulla Valle Intelvi e che si somma al traffico che si snoda lungo la statale 340».

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